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Aiuti a Italia e Spagna, è scontro nella BCE

La Bce si spacca sull'acquisto dei titoli di Stato italiani e spagnoli. E la tensione delle ultime settimane porta al colpo di scena che rende plateale la 'guerra dei bond': si dimette Jurgen Stark, capo economista e membro del comitato esecutivo dell'Eurotower. Le motivazioni ufficiali parlano di "problemi personali", quelle sostanziali di una frattura insanabile al vertice della banca centrale, con la componente tedesca non più disponibile ad avallare la politica di sostegno nei confronti di Italia e Spagna.

La decisione di Stark, che rappresentava lo scetticismo di una parte della Germania, sugli aiuti ai paesi in difficoltà, provoca un terremoto finanziario. Il Commissario agli affari economici Ue, Olli Rehn: l'Europa si concentri su riduzione del debito più che sulle misure di rilancio.

Giù del 4,404% a 5.189 punti il Dax di Francoforte, del 3,6% a 2.974 punti il Cac 40 di Parigi e del 4,41% Madrid. Londra cede il 2,35% a 5.214 punti.  A Milano Intesa e Unicredit lasciano sul terreno oltre l'8%

Stark ha detto di essersi dimesso per motivi personali, ma dietro il suo lancio della spugna c'è anche lo scontro tra falchi e colombe dentro l'Eurotower sull'acquisto dei bond governativi. Stark  è considerato un 'falco' e non rappresenta per intero la posizione del governo tedesco. Anche oggi in caduta libera i titoli bancari, con SocGen a Parigi che crolla di oltre il 10%.

Si attendeva l'annuncio di Stark a mercati chiusi, invece è avvenuto prima e subito dopo lo spread dei titoli di Stato italiani rispetto ai tedeschi è salito a 370 punti  per poi attestarsi a 362 .

Il differenziale tra i titoli italiani e quello tedeschi resta sopra quello dei Bonos spagnoli, al momento a 341 punti. 

Stark resterà al suo posto finche non sarà nominato un successore che, spiega la Bce, in base alla procedura di nomina, avverrà entro la fine di quest'anno.

La Bce perde nel giro di pochi mesi il secondo "falco" tedesco, dopo che nell'aprile scorso si era dimesso dal board l'ex presidente della Bundesbank, Axel Weber, anche lui contrario all'acquisto di titoli di Stato da parte dell'Eurotower

L'euro scende ancora sul dollaro, ai minimi da sei mesi e mezzo, dopo le dimissioni del rappresentante tedesco nell'esecutivo della Bce, Juergen Stark. La moneta europea passa di mano a  1,3650 dollari, dopo un minimo di 1,3645 dollari. In precedenza aveva toccato un massimo di 1,3936 dollari, comunque su livelli deboli, per il timore della crisi del debito europeo e dopo che ieri la Bce aveva abbassato le stime di crescita dell'Eurozona