Seconda giornata, domani (giovedì 25) a Nuoro, per il seminario jazz coordinato da Paolo Fresu che stamattina (mercoledì 24) ha inaugurato ufficialmente l'edizione numero ventitré dei corsi organizzati dall'Ente Musicale di Nuoro. Alla scuola civica di musica "Antonietta Chironi" (in via Mughina), le attività didattiche proseguono secondo il consueto ruolino di marcia: otto ore al giorno fra lezioni strumentali, di teoria e storia del jazz, musica d'insieme e prove aperte di gruppo.
In serata, invece, nel cortile della casa natale di Grazia Deledda, secondo appuntamento con la rassegna di concerti che, anche quest'anno, fa ogni sera da corollario ai corsi. Al centro dei riflettori, a partire dalle 21:30 (biglietto intero a 5 euro, ridotto a uno), il quartetto italo-belga di Augusto Pirodda, pianista cagliaritano trapiantato a Bruxelles,con Ben Sluijs al sax contralto, Manolo Cabras al contrabbasso, e Marek Patrman alla batteria.
Classe 1971, un vasto bagaglio di esperienze (compresa quella come compositore, arrangiatore e pianista con le Balentes), Augusto Pirodda lega a Nuoro un album, “To be or not to bop”, registrato dal vivo, nove anni fa nel capoluogo barbaricino, in duo col pianista slovacco Michal Vanoucek. Nel frattempo altre tracce discografiche si sono aggiunte al curriculum del jazzista cagliaritano (“Moving”, in piano solo, e “No comment” in trio con due nomi del calibro di Gary Peacock e Paul Motian), che ora ritorna a Nuoro alla testa del suo nuovo quartetto. Il nucleo originario è composto dal batterista Marek Patrman, di nazionalità ceca ma attivo sulla scena belga da oltre dieci anni, e dal contrabbassista Manolo Cabras, altro nome noto del jazz “Made in Sardinia” che si è imposto in Belgio, con cui Augusto Pirodda collabora da una ventina d'anni condividendo prestigiose collaborazioni con artisti come Toots Thielemans, Eric Vloeimans, Rob Magdna, Eric Vermeulen e John Ruocco, tra gli altri.
A questo trio, nato nel 2004, si unisce tre anni dopo il sassofonista belga Ben Sluijs, un volto noto sulla scena musicale nord-europea dove conta numerose collaborazioni (Philippe Catherine, Toots Thielemans, Bert Van den Brink, Michel Herr, Bert Joris, Dre Pallemaerts, Hein Van De Geijn, Nathalie Loriers, Chris Joris, Joe Fonda, John Betsch) e svariati progetti a proprio nome.
La musica dell’Augusto Pirodda Quartet è estremamente difficile da etichettare. Il pianismo del leader (ora semplice e melodico, ora nervoso e irruento, in genere non vicinissimo a un’estetica prettamente jazzistica) si fonde bene con la sensibilità musicale di Ben Sluijs (sicuramente più vicina al jazz afroamericano). Il contrasto fra questi due mondi rende la musica del gruppo molto aperta e mai prevedibile, grazie anche all’instancabile opera di Manolo Cabras e Marek Patrman capaci di alternarsi nel ruolo di comprimari e di leader. Una musica in continua evoluzione, insomma, che trae il suo nutrimento dal supporto creativo di tutti i componenti del quartetto. Red-com