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Provincia OT – Migliorare ambiente e orari di lavoro dei dipendenti.

Modelli moderni, flessibili in grado di adattare le dinamiche degli uffici e della burocrazia in generale alle necessità articolate della società attuale, in particolare alla famiglia e alle sue esigenze. Per superare le rigidità di tipo gestionale e culturale il Presidente del Consiglio dei Ministri il 23 dicembre 2010 ha varato il Decreto n.277: “Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di cui all’articolo 9 della legge n.53" pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.101 del 3 maggio 2011. L'art. 38 della legge n.69 del 18 giugno 2009 ha modificato l'art. 9 della legge 53/2000, ampliando tra l'altro la platea dei beneficiari dei finanziamenti.

Il Regolamento contempla benefici a favore delle aziende i cui accordi contrattuali prevedano azioni positive per la flessibilità dell’orario di lavoro. Tra la altre cose, vengono trattati i casi dei programmi di formazione per il reinserimento dei lavoratori dopo il periodo di congedo, dei progetti riguardanti la sostituzione del titolare d’impresa o del lavoratore autonomo (nei periodo di astensione obbligatoria e di congedi parentali) con altro imprenditore o lavoratore autonomo e dei progetti per consentire ai lavoratori genitori di usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari e dell'organizzazione del lavoro (part-time reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, orario flessibile in entrata o in uscita, banca delle ore, flessibilità sui turni, orario concentrato), con priorità per i genitori che abbiano bambini fino ad otto anni di età o fino a dodici anni, in caso di affidamento o di adozione.

L’obiettivo, come avviene nei paesi europei più attenti ,è quello di sviluppare strategie e strumenti in grado di favorire un cambiamento nella cultura e nell’organizzazione.

In questo senso, entro il 13 luglio e il 28 ottobre 2011, per una durata massima di 24 mesi (per i lavoratori dipendenti) e 12 mesi (per i lavoratori autonomi), possono presentare progetti i datori di lavoro privati che esercitano attività di impresa, anche in forma collettiva (società), nonché i consorzi, i gruppi di imprese e le associazioni di imprese, ivi comprese quelle temporanee, costituite o costituende, anche ove prevedano la partecipazione di enti locali cofinanziatori; altri datori di lavoro privati non esercenti attività di impresa, a condizione che risultino iscritti in pubblici registri; le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere e le aziende ospedaliere universitarie,i liberi professionisti ed i lavoratori autonomi, ivi compresi i lavoratori a progetto; i titolari di impresa individuale e collettiva.

Per la Consigliera pari opportunità della Provincia di Olbia Tempio dott.ssa Rosalia Brundu questo finanziamento “è un’occasione importante anche per la Gallura”. “Siamo ancora troppo lontani dalle buone prassi realizzate in Europa e in Italia, che dimostrano invece l’efficacia di strategie e strumenti in grado di favorire un cambiamento nella cultura e nell’organizzazione. A questi esempi è bene rifarsi per attivare anche nella nostra realtà modelli moderni e flessibili, in grado di adattarsi alle necessità articolate della società attuale”.

I progetti saranno finanziati per un importo massimo di 500.000,00 euro a favore dei lavoratori dipendenti e di  35.000,00 euro a favore dei soggetti autonomi.

Il bando è disponibile presso l’Ufficio della Consigliera di Parità-Provincia di Olbia – Tempio C/O  Centri Servizi Lavoro_ Via Romagna 10/Angolo Via Piemonte 27-07026 Olbia, Tel 0789/1825309. 

E-mail: consiglieraparita.ot.@tiscali.it/consigliera.parita@provincia.olbia.it Red-com