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La provincia Olbia Tempio lancia il progetto per la tutela della lingua sarda.

Questa mattina, nella sala conferenze del palazzo della Provincia di Olbia Tempio, è stato presentato il programma di tutela della lingua sarda che si pone lo scopo di valorizzare la lingua e dargli la stessa dignità dell’italiano traducendo il linguaggio amministrativo.

Il presidente della Provincia Fedele Sanciu, nel corso della conferenza stampa di presentazione, ha dichiarato: "Abbiamo avviato un progetto che, nel rispetto della legge nazionale 482 del ‘99, punta all’apertura degli sportelli linguistici nei comuni che aderiscono al programma e alla formazione del personale degli enti aderenti che sarà in grado, ad esempio, di rilasciare certificati, approntare delibere e altri documenti nella lingua comuna sarda".

"Con le altre fasi del programma che stiamo per avviare – ha proseguito il presidente - quelle dedicate alla toponomastica e alla salvaguardia, promozione e diffusione, ci dedicheremo da subito al gallurese, portando avanti un progetto parallelo, ma collegato a quello della lingua comuna, coinvolgendo oltre a quelli che hanno aderito , tutti gli altri comuni del territorio".

"Il progetto, che è partito il 2 maggio, finanziato con 62 mila euro, - ha spiegato l’assessore alla pubblica istruzione Giovanni Pileri - durerà otto mesi e si concluderà a dicembre con un convegno dedicato alle lingue minoritarie. Le operatrici impegnate nel progetto saranno tre e si sposteranno nei comuni di Alà dei Sardi, Badesi, Berchidda, Buddusò, Budoni, Golfo Aranci, Luogosanto, Monti, Padru S.Antonio di Gallura, Santa Teresa, S.Teodoro e Tempio Pausania".

"Ogni comune - ha poi concluso la dottoressa Monica Loriga, funzionaria dell’assessorato provinciale alla Pubblica Istruzione - all’interno del programma avrà a disposizione 100 ore, divise in blocchi di 13 a settimana, da dedicare agli sportelli linguistici che hanno lo scopo di mediare e dialogare con gli utenti e che saranno attivi da domani, 24 maggio. Parallelamente partiranno i corsi di formazione in lingua sarda che diventeranno per i dipendenti degli enti che li frequenteranno un ulteriore importante elemento da inserire nel curriculum". Red.