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Pregiudicato di Monastir in manette per tentata estorsione, violenza e minaccia ad incaricato di pubblico servizio, danneggiamento con violenza sulle persone ed uffici pubblici, lesioni.

Alle ore  alle ore 15.00 circa di ieri, i carabinieri della Stazione di Monastir (Ca), comandati dal maresciallo Furio Tripicchio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato  Massimiliano Lepori, di 36 anni, del paese, resosi responsabile dei reati di tentata estorsione, violenza e minaccia ad incaricato di pubblico servizio, danneggiamento con violenza sulle persone ed uffici pubblici, lesioni.

L’uomo, alle precedenti ore 12.00 circa, si è recato presso l’ufficio servizi sociali del comune di Monastir, al fine di ottenere un sussidio in denaro. A seguito di diniego da parte dell’assistente sociale,  ha iniziato ad alterarsi sino a usare violenza nei confronti del suddetto e dopo averlo minacciato e percosso, tanto da determinargli delle lesioni, ha iniziato a devastare l’intero ufficio, causando ingenti danni agli arredi ed ai suppellettili. Gli impiegati comunali presenti, impauriti da quanto stava accadendo, poiché richiamati dalle urla del Lepori, hanno telefonato al 112 e la centrale operativa della compagnia dei carabinieri di Dolianova ha immediatamente inviato sul posto una pattuglia della stazione cc del paese.

Il militari sono dunque giunti velocemente sul posto dove hanno fermato e bloccato l’aggressore, dichiarandolo in stato di arresto.

Quindi il pregiudicato è stato portato i caserma dove al termine delle formalità di rito è stato dichiarato in arresto e poi trattenuto nelle camere di sicurezza della compagnia cc di Dolianova. Qui, l’arrestato ha posto in essere atti di autolesionismo, per evitare di trascorrere la notte in cella. A seguito, quindi dell’intervento di personale medico del 118 di Cagliari, il Pm i turno, ha disposto l’accompagnamento del giovane presso il reparto psichiatrico dell’ospedale SS Trinità di Cagliari. Stamane a seguito dell’udienza con rito direttissimo il giudice ha convalidato l’arresto del Lepori, e per ha poi disposto la traduzione presso la casa circondariale “Buoncammino”  del capoluogo regionale.