La pattuglia, composta dall’app. Sc. Alessandro Uccheddu (e dal Car. Sc. Carmelo Bonanno, raggiunto il nosocomio ed avute le prime notizie su quanto era accaduto e poi pensato l’uomo potesse mettere in atto un atto autolesionistico (che da come riferito dai sanitari successivamente era accaduto già la settimana scorsa), i militari si sono messi alla ricerca dell’uomo che è stato individuato nelle vicinanze dell’ospedale, in procinto di impiccarsi ad un piccolo ponte, già con il cappio al collo, assicurato alla ringhiera della struttura.
Gli uomini dell’Arma sono quindi subito uscito dal mezzo ed uno di loro ha afferrato l’aspirante suicida sostenendolo dalle gambe per impedire che il peso del corpo causasse lo strozzamento mentre il secondo, con un attrezzo in dotazione ha tagliato il cappio liberando il collo dalla corda.
Da quanto in seguito è stato possibile apprendere, l’uomo aveva la corda con se e la utilizzava come cintura dei pantaloni.
I carabinieri sono comunque riusciti ad evitare che l’aspirante suicida mettesse in pratica in suo estremo gesto e poi hanno cercato di calmarlo nell’attesa dell’autombulanza contestualmente allertata dalla centrale operativa.
Il pensionato, ancora in preda allo stato di agitazione e disorientamento, è stato subito riportato in ospedale, dove è stato nuovamente ricoverato.
