L'aumento dell'Iva per compensare la riduzione delle aliquote Irpef più basse comportera' una perdita sui consumi nel 2014 tra i 5 e i 7 miliardi.
E' la stima fornita dalla Confcommercio, secondo cui il conseguenziale aumenta dei prezzi che comporterà un gradino di 8 decimi di punto nel luglio 2013, per un'inflazione che passera' nella media del 2013 dal previsto +1,8% a +2,2%, ridurrà il valore, in termini di potere d'acquisto, di tutti i risparmi attualmente detenuti dalle famiglie.
Secondo l'organizzazione è verosimile una riduzione dei consumi nel 2013 rispetto allo scenario di base (-0,8%) di un ulteriore decimo di punto (quindi a -0,9%) con effetti sul 2014 "ben peggiori" e quantificabili complessivamente in 3-4 decimi di punto (quindi da +0,5 a +0,1-0,2%).