Sulla legge elettorale il Pd "ha presentato una sua proposta e poi anche un'ipotesi di compromesso ed ora è pronto a discutere. Ma il Pdl che vuole fare? Non hanno capito ancora cosa vogliono perché non hanno risolto la questione di fondo: Berlusconi si azzarda o preferisce il danno minore?. Da questo ne discendono due diverse leggi elettorali, ce lo vogliamo dire o no ?". Così il segretario del Pd, Pier Lugi Bersani.
"C'è qualcuno che pensa davvero che se arrivi frammentato alle elezioni poi si fa la grande coalizione? Grande coalizione di che? Si va nella palude. Poi io non sono disposto a fare accordi con Berlusconi" - ha detto ancora Bersani - " Non sono disposto a farlo, a quel punto vado a riposarmi".
Dopo giorni di silenzio Silvio Berlusconi torna a parlare. E non fornisce alcuna risposta ai quesiti posti dall'opposizione. Sulla sua eventuale candidatura alla premiership spiega: dipende " dalle condizioni che si verificheranno, da quale sarà la legge elettorale".
"E' necessario dare al "paese una guida che sia effettivamente tale, che possa intervenire per rendere, attraverso il cambiamento della Costituzione, governabile il paese. Berlusconi ha osservato che in questo momento "c'è una situazione molto confusa, molto frazionata, quindi - ha aggiunto - stiamo guardando allo sviluppo di questa situazione". "Ma è chiaro - ha affermato che quello a cui dobbiamo puntare è di avere una consapevolezza da parte di tutti gli italiani sulla necessità di dare al Paese una guida che sia effettivamente tale.
E all'incontro delle Acli, con Bersani, ha preso parte anche Casini. "Non avete due esponenti che vengono dalla stessa radice politica", ma "possiamo arrivare alla prossima legislatura con programmi chiari". Perché, "non serve vincere le elezioni e il giorno dopo paralizzare il Paese", ha spiegato il leader dell'Udc.
"Qui avete due esponenti e amici, con storie e idee diverse - ha proseguito Casini - E se vogliamo annullare queste diversità non facciamo un buon servizio. Ne a noi ne alla politica" dice Casini che ricorda come l'incontro con il Pd abbia già prodotto l'esperienza positiva del governo Monti.
"Ci siamo trovati in questa legislatura pur arrivando da versanti diversi - ha proseguito il leader dell'Udc - Da posizioni diverse abbiamo fatto opposizione dura a Berlusconi che per quattro anni ci ha fatto slogan vuoti e che negava la crisi. Poi ci siamo uniti per creare una svolta politica e salvare l'Italia con il governo Monti" ha detto Casini.
Sulla legge elettorale, il leader dell'Api, Francesco Rutelli ha sottolineato: "Chi ha votato il porcellum dovrebbero vergognarsi ed evitare di proporre qualunque altro progetto di legge elettorale. Hanno già fatto il peggior danno possibile alla credibilità della politica. Ci lagniamo della scarsa credibilità della politica, ma la madre di tutto questo è l'attuale legge elettorale".