“Domani lavoriamo ancora una volta per rilanciare l’impegno unitario, uno sforzo corale della delle istituzioni, regionali e locali, del sistema associativo democratico della politica, del sindacato e dell’impresa, della cultura e della solidarietà per pretendere il “giusto” dal Governo di Roma. La difesa e lo sviluppo dell’apparato produttivo ed industriale sardo sono obiettivi ineludibili, non solo priorità. Partiamo da Alcoa senza dimenticare nessuno. Nessuna attività e impresa industriale in crisi.
Nessun territorio della Sardegna. Dalla provincia Carbonia – Iglesias, passando per le zone interne di Ogliastra e Nuoro, per arrivare al triangolo di Sassari-Alghero-Portotorres.
Il Presidente della Regione ha l’obbligo politico di favorire e sostenere l’impegno unitario, domani in aula e nei rapporti con il Governo. Fino ad oggi questo non è stato così. E purtroppo non ha aiutato la gestione positiva delle vertenze. Da domani ci attendiamo un cambiamento vero. E tanta sincerità da parte di tutti. Dobbiamo scegliere con coraggio da che parte stare nel confronto con Roma, se insieme ai nostri lavoratori, comunque, oppure con le ragioni politiche di un “governo” tecnico, portato ad accettare passivamente le posizioni delle multinazionali dell’industria.
La Sardegna ha diritto ad una economia viva, non accetta di gestire l’agonia del proprio sistema produttivo“. Com