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Falcone e Borsellino, Grasso invoca “l’aiuto di chi sa” e Ayala invita il neo sindaco di Palermo Orlando di dire che ha sbagliato su di loro

"Per fare piena luce sulle stragi del '92 serve la collaborazione di chi sa, di quelli che ancora non hanno detto tutto". Lo ha detto a margine della cerimonia in ricordo del giudice Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia vent'anni fa, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso.

"Orlando più di 20 anni fa ha firmato un esposto mettendoci la faccia, si è assunto una grave responsabilità, questo gli va riconosciuto. Mi auguro che oggi faccia un accenno di scuse e dica 'Forse ho sbagliato' ",  ha detto Giuseppe Ayala dal porto di Palermo. "Oggi i bravissimi magistrati di Caltanissetta hanno accertato che la verità processuale è falsa - ha aggiunto - faccio il tifo per questi colleghi e spero si arrivi presto alla verità, anche se ho timore che i tempi saranno ancora lunghi".

"Al neosindaco Leoluca Orlando dico solo quattro parole: dica 'con Falcone ho sbagliato' ", ha detto Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni, ucciso nella strage di Capaci, arrivando al porto per accogliere le navi della legalità.

"Ho molto sofferto e ho spiegato che la mia era una posizione politica. Continuerò sempre a denunciare, anche senza aver prove, i politici collusi. Rispetto il lavoro dei magistrati, Giovanni Falcone che è un simbolo per tutti", ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, replicando a Maria Falcone, sorella del giudice antimafia ucciso dal titolo di Cosa nostra, 20 anni fa.

"Provo oggi una grande sofferenza umana per questo contrasto di posizioni - ha aggiunto - Chiedo comprensione, se i toni sono stati alti, in quel momento ad alto rischio lo erano per tutti. I toni possono essere stati alti e per quello chiedo comprensione".