In una nota, Massimo Fresi, coordinatore politiche energetiche Legambiente Sardegna, dichiara irricevibile la richiesta della società valdostana S.E.V.A. srl di aggredire l’area antistante al Parco dell’Asinara con una grande centrale eolica off-shore, costituita da 28 generatori da 3,6 MW di altezza massima pari a 150 m slm.
Cosa direbbero i valdostani se su quelle magnifiche montagne si volesse realizzare un analogo impianto: provi la S.E.V.A. a fare una proposta analoga alle autorità di quella regione che vive, soprattutto, del patrimonio naturale alpino. Neppure noi possiamo rinunciare a quel patrimonio costituito dal Parco dell’Asinara e dal suo golfo. Altre sono le aspettative delle comunità che si affacciano su quello specchio di mare.
Legambiente, prosegue la nota , a tutela del territorio e per il bene comune rappresentato da quelle aree che si vogliono compromettere, dice no al progetto presentando osservazioni di rigetto alla Capitaneria di Porto competente ed al Ministero dell'Ambiente e dello Sviluppo economico.
Legambiente sarà promotrice di iniziative di sensibilizzazione dei cittadini ed amministratori affinché si formi un fronte vasto di rifiuto di questo progetto.
Legambiente – conclude il comunicato, considera indispensabile per il futuro e la salute della Terra lo sviluppo delle energie rinnovabili, ma ciò non deve compromettere la qualità paesaggistica ed ambientale che rappresentano una ricchezza insostituibile e anche troppo insidiata da proposte come questa, ma anche come quella che vorrebbe il ritorno del carcere all’Asinara. Com