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F1 – Gp di Spagna.

Pastor Maldonado fa suonare per la prima volta l'inno venezuelano e rovina la festa di Fernando Alonso. Il pilota della Williams trionfa nel Gp di Spagna davanti alla Ferrari dell'asturiano e centra il primo, sorprendente successo della carriera.

Il 27enne di Maracay, alla seconda stagione nel circus, regala al Venezuela un sorriso inatteso con una prova da veterano: non perde la testa quando cede la prima posizione al via, si riprende la leadership dopo il secondo pit-stop e non molla l'osso fino alla bandiera a scacchi.

La Williams torna a splendere con la 114a vittoria della propria storia e riconquista il gradino piu' alto del podio a 8 anni dall'ultimo acuto. Alonso si consola con il primato nella classifica iridata con 61 punti e in compagnia con Sebastian Vettel, sesto con la Red Bull.

Il Mondiale, con 5 diversi vincitori in 5 gare, si conferma all'insegna dell'equilibrio: i big steccano in Catalogna e anche la Lotus, al terzo e al quarto posto con Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, puo' pensare di recitare un ruolo di protagonista in una stagione lunghissima.

Lewis Hamilton e Jenson Button si accontentano delle briciole con la McLaren. Felipe Massa, con l'altra Ferrari, colleziona l'ennesima giornata storta: 15° posto, zero punti. Il Cavallino, mai come quest'anno, ha il volto di un solo pilota.

Alonso parte in maniera impeccabile e strappa la prima posizione a Maldonado, che rimane incollato alla Ferrari. Il vantaggio dell'asturiano aumenta dopo il primo pit-stop e arriva a 3": la Williams sembra l'unica avversaria per il leader, visto che le Lotus di Raikkonen e Grosjean sono lontane. Gli altri big, invece, sono addirittura lontanissimi.

E' merito di Maldonado, quindi, se la gara resta più 'viva' che mai: l'outsider rosicchia qualcosa in ogni tornata si porta a circa 1 secondo. Il forcing del 27enne sudamericano viene premiato: il secondo pit-stop lancia la Williams al comando, addirittura con un vantaggio di quasi 7 secondi sulla Ferrari spagnola.

Il momento nero del Cavallino viene completato dal drive through comminato alla rossa di Massa, punito come Sebastian Vettel per manovre irregolari in regime di bandiere gialle. Alonso si rimbocca le maniche e prova ad inseguire il nuovo leader. La missione non e' impossibile e, infatti, la F2012 riduce il distacco: dopo 40 giri, a 26 dalla bandiera a scacchi, la rossa e' a circa 4 secondi.

Maldonado si ferma nella 42esima tornata per il terzo e ultimo pit-stop. Alonso lo imita poco dopo e, quando torna in pista, la situazione è invariata: Williams davanti, Ferrari a 4 secondi scarsi. La rincorsa della rossa è rallentata dalla Lotus di Raikkonen, che per un paio di giri frena la F2012.

Dal 48° passaggio, però, l'asturiano ha la strada libera e può andare a caccia della vittoria. Maldonado stringe i denti e non concede nulla: Alonso non è mai nella condizione di sferrare un vero attacco e, a 5 giri dalla fine, alza bandiera bianca. Il secondo posto non è il massimo ma può bastare. Tra due settimane appuntamento a Montecarlo per il Gp di Monaco.

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