In giorni di continue fibrillazioni nei partiti ma anche e soprattutto diinchieste giudiziarie che hanno travolto alcune forze politiche, il presidentedella Repubblica, Giorgio Napolitano, 'scuote' il mondo politico e lancia unappello affinché sia capace di risollevarsi dalla decadenza culturale. Lospunto è offerto al Capo dello Stato dalla commemorazione di Luciano Cafagna, nella sede dell'istituto Treccani.
L'Italia, ha osservato Napolitano, ha oggi davanti a sé una "grande e ineludibilesfida": "Vedere la politica risollevarsi dall'impoverimento culturaleche ne ha segnato la decadenza". La lezione di Cafagna, per il Capo delloStato, "è al tempo stesso quella forza di un'autentica intelligenzapolitica anche nel sollecitare e guidare la ricerca storica. Ed èviceversa quella del valore insostituibile della cultura storica, o almeno delsenso della storia, come componente della cultura politica, ovvero dellacultura di chi fa politica".
Napolitano ha anche invitato i giovani, "oggi troppo distanti" a un maggiore impegno nella vita pubblica. Ma per Napolitano, seppur indirettamente, il seminario di oggi è stata anche l'occasione per una riflessione su quanto sista muovendo nello scenario politico, con un riferimento al 'centrismo': degli studi di Cafagna, il Capo dello Stato ha ricordato in particolare il "significativo" capitolo conclusivo di un libro su Cavour del 99 in cui compare la "categoria piuttosto contemporanea del 'ricorso alcentrismo' e insieme con essa una realistica valorizzazione delle 'arti, a volte geniali a volte mediocri, della mediazione e del compromesso' ".
"Valorizzazionein evidente controtendenza - ha sottolineato Napolitano - rispetto alle correnti demolitorie del percorso della cosiddetta Prima Repubblica e, rispetto ad una nascente mitologia del più perentorio bipolarismo".
Intanto l'Udc, come preannunciato ieri, ha azzerato tutti i vertici per dare l'avvio al nuovo movimento che raggrupperà le forze di centro e moderate, mentre ilsegretario del Pdl, Angelino Alfano, ha annunciato da Milano "grandi novità" in arrivo subito dopo le amministrative. Della situazione politica ha parlato anche il presidente del Senato, Renato Schifani: "E' importante riuscire a risvegliare in tutti gli italiani il rispetto della politica, troppo spesso negli ultimi tempi piagata da fatti inaccettabili".
"E' finita la stagione delle risse e degli insulti. La politica dell'odio non ci appartiene", ha spiegato Pier Ferdinando Casini. "Nulla sarà più come prima", ha sottolineato il presidente della costituente Udc, Savino Pezzotta, mentre il segretario, Lorenzo Cesa, ai dirigenti ha chiesto "un atto di generosità per il bene del Paese". Ora si creerà una struttura snella che porterà l'Udc fino al congresso. "I fatti ci hanno dato ragione ed oggi non si tratta di sentirsi appagati ma di attrezzarci ad una impresa più ambiziosa ed alta: un movimento plurale che sappia riunire il meglio della società", ha aggiunto Casini, senza dimenticare che "l'operazione-salvataggio di Monti è ancora in corso e nessuno può permettersi di sabotarla".
Sempre tra i 'movimenti' al centro, è da registrare la contromossa di Alfano, che ha annunciato "un'iniziativa politica clamorosa", che siconcretizzerà dopo le amministrative. Alfano garantisce che sarà "la più grossa novità della politica italiana". Si tratta di una iniziativa "che cambierà il corso della politica in Italia e sarà accompagnata dalla più innovativa campagna elettorale che il nostro Paese abbia conosciuto dalla discesa in campo di Berlusconi a questa parte".