Gli agenti della Squadra Volanti di Cagliari hanno arrestato,Shadenov Manas, di 24 anni, nato in Kirghizistan ma domiciliato a Cagliari,pregiudicato, per tentato furto aggravato in concorso e B. S., di anni 17, natoin Ucraina, domiciliato in Cagliari, per tentato furto aggravato in concorso efalsa attestazione a Pubblico Ufficiale.
Intorno alle 01:50 di ieri sono giunte diverse telefonate al113 che indicavano nella Via Capula due giovani che si aggiravano con faresospetto tra le auto in sosta.
Due equipaggi delle Volanti, raggiunta la Via, hannoeffettuato un capillare controllo tra le autovetture parcheggiate edall’altezza del civico n. 30, i poliziotti hanno notato la presenza dei duegiovani che cercavano di nascondersi all’interno di una Microcar. Ma gli agentioltre ad aver individuato i due hanno anche notato che quello seduto lato guida– Shadenov - era intento a manomettereil quadro di accensione mentre l’altro, il minorenne, seduto accanto, cercava dismontare l’autoradio.
I giovani, quindi, vistisi scoperti, hanno cercato dioccultare degli oggetti sotto i sedili ma subito dopo sono stati fatti usciredall’abitacolo della vettura e, nonostante il tentativo di fuga, sono statibloccati e arrestati.
Gli agenti riscontravano che l’interno del veicolo eracompletamente rovistato, la plancia centrale divelta e l’autoradio smontato conil frontalino nascosto sotto il sedile. In seguito è stata contattata laproprietaria del veicolo che ha raggiunto gli agenti che si trovavano sotto lapropria abitazione e qui ha verificato i danni sull’auto in uso alla figlia e poiha presentato la denuncia contro i due.
I giovani, sprovvisti di documenti, venivano sono stati sottopostia perquisizione personale e nella tasca del maggiorenne è stato trovato uncoltello da cucina (lama da
I due che parlavano a stento la lingua italiana e una volta accompagnatinegli uffici della Questura dove al termine degli accertamenti in particolaresulla loro identità sono stati fermati e il 24enne trattenuto nelle camere disicurezza ed il minore, che sin dal primo momento, riferiva di esseremaggiorenne e solo quando gli agenti contattavano la madre che indicava loro illuogo dove il figlio era domiciliato in città, potevano finalmente identificareil ragazzo perché recuperavano il passaporto, è stato accompagnato nel centrodi prima accoglienza di Quartucciu.