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Nuove opportunità per il comparto lattiero-caseario sardo con il nuovo regolamento europeo

Dall'Europa arrivano importanti novità per il compartolattiero caseario e ovicaprino della Sardegna, con buone opportunità per ilrilancio del settore. A dare la notizia è Copagri Sardegna che sottolinea comevenerdì scorso sia stato pubblicato sulla Gazzetta dell’Unione Europea ilRegolamento Ue (numero 261/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14marzo 2012) che riguarda la sigla dei contratti nel settore del latte e deiprodotti lattiero-caseari. Adesso la palla passa alla Regione Sardegna che deveattivarsi per far  recepire e applicareil provvedimento a Roma.

Nella norma europea viene rafforzato il ruolo delleOrganizzazioni dei Produttori (Op) che potranno, entro alcuni limiti, negoziare  collettivamente la produzione dei propriassociati. Il regolamento prevede che lo Stato membro possa stabilire che ogniconsegna di latte debba essere anticipata da un contratto scritto: questo deveessere stipulato  prima della consegna edeve prevedere e disciplinare, tra le altre cose «il prezzo da pagare (che puòessere fisso o legato a indicatori di mercato), i volumi da  consegnare, la qualità o la composizione dellatte crudo consegnato,  la durata delperiodo di conferimento, le clausole di risoluzione, le precisazioni deiperiodi e le procedure di pagamento, le modalità per la raccolta o la consegnadel latte crudo e  le disposizioniapplicabili in caso di forza maggiore». Insomma disciplina nel dettaglio tuttoil ciclo del latte, con garanzia per la produzione e senza possibilità didistorsioni sul prezzo da parte degli industriali.

Altra novità è la possibilità di poter regolare l’offertadei formaggi che beneficiano di una Dop, mentre prima questa attività era statacontrastata dall’Ue.

Copagri Sardegna accoglie quindi con favore il regolamento,frutto anche dell’apporto fondamentale della commissione  agricoltura e sviluppo rurale del Parlamentoeuropeo presieduta da Paolo De Castro, ma chiede l'intervento della RegioneSardegna. Per Copagri la Regione si deve attivare per riaprire per tempo letrattative tra le parti interessate, alla luce del nuovo provvedimento Ue, edefinire i termini della campagna lattiero-casearia 2012-2013, con l'obiettivodi definire una volta per tutte anche parametri condivisi sulla qualità dellatte. Attività che deve essere preceduta da un'analisi approfondita dellasituazione produttiva e di mercato. Copagri Sardegna, insomma, invita laRegione a richiedere al governo nazionale di stabilire l’obbligo di contrattiscritti di consegna del latte come prevede anche il nuovo regolamento europeo.«In questo modo si aiuterebbero le aziende sarde del comparto che riuscirebberoa vendere il latte a un prezzo equo, con principi validi una volta per tutte»,sottolineano il presidente e il direttore dell'associazione agricola sarda,Ignazio Cirronis e Pietro Tandeddu.

Copagri, infine, si rivolge al Consorzio di Tutela delPecorino romano a cui rinnova ancora una volta la richiesta di una seriaprogrammazione produttiva del Pecorino ancora in difficoltà sul mercatointernazionale e che si modifichi il disciplinare di produzione per consentirela produzione e  la promozione di un  “Romano” da tavola.