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Borse anche ieri in affanno. Crollano Milano e Madrid. Tensione sullo spread ma rimane sotto 400.

L'azzoppamento della tigre cinese, che ha registrato nelprimo trimestre la minor crescita economica dal 2009 ad oggi (+8,1%), i datimacroeconomici Usa ed i timori sulla tenuta delle banche, soprattutto spagnole,hanno pesantemente frenato tutte le principali borse europee. Che si sono mossein controtendenza rispetto ai listini orientali, con Madrid e Milano in crollocon perdite oltre il 3%. Tensione anche sugli spread, con il differenziale fraBtp e Bund che ha 'ballato' per l'intera giornata attorno ai 380 punti base,per chiudere a 379.

La nuova ondata di pessimismo è scattata anche a seguitodelle preoccupazioni espresse in un'intervista sul Wsj di Christine Lagarde,numero uno del Fondo Monetario Internazionale, che ha indicato un "elevatogrado di instabilità” per l'economia mondiale, con l'Europa, manco a dirlo,vista come area "a maggior rischio". I governi, inoltre, secondoindiscrezioni, potrebbero decidere al prossimo G20 di Washington di ridurre a400-500 miliardi la dotazione (firewall) aggiuntiva al Fondo per l'Europa,rispetto ai 600 originariamente previsti.

Deludente il dato sulla fiducia dei consumatori negli Usa inaprile, scesa a 75,7 punti, che ha frenato Wall Street fin dall'apertura,confermando le vendite in Europa. Piazza Affari (-3,43%) e' stata fanalino dicoda insieme a Madrid (-3,58%), bruciando da sola oltre 11 dei circa 82miliardi andati in fumo in tutta Europa e mettendo ulteriormente a rischio lesocietà quotate, come ha indicato oggi l'ad di Generali Giovanni Perissinotto.

Il manager del Leone ha puntato il dito contro le"troppe speculazioni" che rendono le aziende "sottovalutate inmaniera pericolosa e attaccabili dall'estero". Secondo Vincenzo Longo diI&G Markets, "la situazione rimane molto incerta e questo scenariopotrebbe durare ancora qualche settimana".

”Le attese del mercato sulla crescita cinese non sono stateraggiunte - gli fa eco un gestore svizzero di Neue Aargauer Bank - e così gliinvestitori hanno espresso la loro delusione, dopo aver reagito positivamentenelle ultime 2 sedute ai timidi segnali di ripresa" provenientisoprattutto dagli Usa. Londra ha contenuto il calo all'1,03%, mentre Parigi(-2,47%) e Francoforte (-2,36%) hanno registrato perdite importanti. E se altatensione si è registrata sui titoli di stato italiani, il differenziale fraBund tedeschi e Bonos spagnoli si è portato a 424,2 punti, toccando però unpicco massimo addirittura di 498 punti. Più composto l'andamento delle Oat(Obligations Assimilable du Tresor) francesi, che hanno chiuso a 121 punti.

Sui listini europei hanno segnato il passo soprattutto ititoli bancari, in vista anche della prossima azione sui rating annunciata daMoody's per i primi giorni di maggio. A Milano Bpm ha ceduto l'8,17%, Unicreditil 6,01% ed Intesa Sanpaolo il 4,83%. Non e' andata meglio a Bankinter (-5,89%a Madrid) e a Societé Generale (-5,79% a Parigi). A pesare sui titoli anche itimori che la Bce possa riprendere il programma di acquisti di titoli di statoanziché emettere nuovi prestiti agevolati alle banche.

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