Press "Enter" to skip to content

Banca d’Italia: nel 2012 il picco più alto delle tasse dal Dopoguerra

La pressione fiscale raggiungerà "i livelli più elevati dal secondo dopoguerra". Lo ha sottolineato il capo del Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d'Italia, Marco Magnani, nel corso di un'audizione alla Camera.

"Nel complesso - ha spiegato Magnani - le tre manovre approvate nella seconda metà del 2011 determinano una correzione pari al 3 per cento del Pil nel 2012 e al 4,7 per cento in media l'anno nel 2013 e nel 2014. 

L'aggiustamento è prevalentemente realizzato attraverso aumenti di entrate, che porteranno la pressione fiscale ai livelli più elevati dal secondo dopoguerra.

I risparmi di spesa, che aumenteranno gradualmente nei prossimi anni - ha proseguito - si aggiungono a quelli disposti con la manovra triennale dell'estate del 2010 e assicurano, nelle valutazioni del Governo, la stabilità delle erogazioni primarie nel biennio 2012-13".

Le misure varate dal Governo italiano dall'estate scorsa "si muovono nel solco" indicato dalla Commissione Ue. E' quanto evidenzia il Capo del Servizio Studi di
Struttura Economica e Finanziaria della Banca d'Italia Marco Magnani,
in audizione alla Camera.

La correzione dei conti pubblici, da ultimo con il decreto Salva Italia, "si fonda in larga parte su interventi strutturali". Sono state varate riforme "volte ad accrescere la concorrenza nei settori, in particolare in quello dei servizi, in cui esistono ampi margini di protezione della concorrenza con effetti negativi sulla performance economica".

Sono stati realizzati interventi per "migliorare il funzionamento della Pubblica Amministrazione e ridurre gli oneri a carico delle imprese". Si è avviato un processo di riforma "per accrescere l'efficienza della giustizia civile".

L'esponente di Bankitalia, evidenzia quindi che "occorre ora dare piena attuazione alle riforme varate".

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »