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L’opposizione torna subito in piazza in Russia per i soliti broglio ma scatta subito la repressione e arresti.

"Ne' libere, ne' eque"'. Così la ong russa Golos, specializzata nel monitoraggio delle elezioni, ha definito il voto presidenziale che ha riportato alla vittoria il primo ministro Vladimir Putin. "L'elezione presidenziale non è stata ne' libera ne' equa e non corrisponde ne' ai requisiti della legislazione russa ne' a alle norme internazionali", ha precisato la ong in una nota.

L'organizzazione non governativa ieri ha ricevuto 2.000 denunce di violazioni durante il voto, ma spiega che le frodi sono state meno "appariscenti" rispetto alle elezioni parlamentari di dicembre, che hanno innescato un'ondata di proteste. Golos denuncia in particolare l'installazione di seggi mobili sul luogo di lavoro e "la coercizione degli elettori" in queste circostanze.

Le webcam installate in tutti i seggi elettorali "hanno avuto solo un'efficacia limitata - si legge nella nota -. In molti seggi, le telecamere erano lontane dalle urne e dal punto in cui gli elettori hanno ricevuto le schede elettorali". Secondo Mikhail Chneider, responsabile di un'associazione, "l'entità della frode' in provincia è 'spaventoso'. Ci sono state molte più violazioni rispetto al 4 dicembre. Le autorità hanno inventato nuove forme come seggi elettorali chiusi o virtuali, elenchi aggiuntivi, ecc. E' molto difficile provare le frodi", ha spiegato.

La Russia deve condurre delle indagini "credibili e indipendenti" sulle presunte violazioni nelle elezioni presidenziali. Lo afferma il dipartimento di Stato americano.

Gli Stati Uniti sono pronti a lavorare con Vladimir Putin una volta che i risultati delle elezioni presidenziali saranno convalidati aggiunge il dipartimento di Stato Usa in una nota.

Manifestazioni anti Putin, tafferugli e fermi a Mosca - Una decina di persone sono state fermate dalla polizia in seguito ad un tafferuglio scoppiato dopo la manifestazione anti-Putin in piazza Pushkin, a Mosca. L'incidente si è verificato quando un gruppo di nazionalisti con bandiere nere e gialle ha gettato a terra una porta metal-detector tentando di sfondare il cordone di polizia, ma gli agenti hanno bloccato 10 attivisti. Uno di loro, prima di essere neutralizzato, e' riuscito a lanciare un fumogeno.

Nella versione fornita dalla polizia, gli agenti hanno fermato una ventina di nazionalisti che avevano tentato di sfondare il cordone delle forze dell'ordine messo a protezione della via Tverskaia per impedire il contatto con i fan di Putin riuniti ad un chilometro di distanza sulla spianata del Maneggio.

Una settantina di persone sono state fermate questa sera a San Pietroburgo, nel corso di una manifestazione anti-Putin non autorizzata, nei pressi della cattedrale di Sant'Isacco. All'iniziativa stavano partecipando circa 800 attivisti, che hanno conservato la loro posizione nonostante l'intervento della polizia.

Lo scrittore Eduard Limonov e alcune decine di suoi attivisti sono stati arrestati ieri sera mentre manifestavano in piazza Lubianka, nei pressi della Commissione elettorale, per protestare contro Putin ed i presunti brogli delle presidenziali che lo hanno incoronato presidente per la terza volta. La polizia e' intervenuta non appena i militanti hanno cominciato a scandire slogan contro il premier, tra cui "Russia senza Putin".

L'oligarca Mikhail Prokhorov, terzo alle presidenziali di ieri, è salito questa sera per la prima volta sul palco di una manifestazione anti-Putin promettendo di battersi per il cambiamento del Paese e ricevendo applausi. "Prometto di battermi per un Paese libero in cui i cittadini voteranno non per paura ma secondo le proprie convinzioni", ha detto. "Costruiremo un nuovo Paese di cui essere fieri e farò del mio meglio per il cambiamento", ha aggiunto il magnate.