Press "Enter" to skip to content

Ittiri e Thiesi, ecco i piani definitivi di riconversione: frutto di programmazione partecipata, sono stati inviati in assessorato a Cagliari.

Cinque ipotesi di riconversione per dare agli ospedali di Ittiri e Thiesi una migliore funzionalità e una nuova veste. Cinque ipotesi che mettono in risalto l’attività programmatoria partecipata, che ha visto lavorare assieme Asl e amministrazioni comunali interessate. Cinque ipotesi che da una parte garantiscono un potenziamento dell’assistenza e un miglioramento qualitativo e dall’altra implicano un importante impegno economico per l’Azienda di via Cattalochino.

Le cinque proposte sono contenute nel Piano definitivo di riconversione che ieri la direzione aziendale ha inviato all’assessore regionale dell’Igiene e Sanità, Simona De Francisci, al direttore dell’assessorato di via Roma 223, Gianluca Calabrò, e al presidente della settima commissione del Consiglio regionale, Felice Contu.

Per l’ospedale di Ittiri sono stati preparati due piani mentre per quello di Thiesi le ipotesi presentate sono tre.

«E’ un approccio graduale al cambiamento – ha spiegato il direttore generale dell’Asl Marcello Giannico – che prenderà il via da quelle parti che non sono oggetto di negoziazione, per le quali cioè si può iniziare da subito. Tra queste il potenziamento delle specialità ambulatoriali, l’apertura a Thiesi dell’attività di degenza con connotazione di Lungodegenza entro la seconda metà di marzo. Questo potrà avvenire perché, secondo quanto abbiamo previsto, il personale che stiamo assumendo prenderà servizio gradatamente». 

Le azioni proposte per i due presidi ospedalieri presentano elementi comuni, a partire dalla conversione dell’attività di degenza del reparto di Medicina in regime post-acuzie e la contestuale riorganizzazione del personale assegnato, con il coordinamento funzionale delle attività da parte della Lungodegenza dell’ospedale di Sassari. Quindi la creazione di sinergie tra il personale assegnato alle strutture di degenza con il personale del Punto di primo intervento, ancora il potenziamento del personale nelle strutture dedicate all’accoglienza, con l’apertura di un ambulatorio infermieristico e di sportelli dedicati agli aspetti sanitari – amministrativi. Si aggiungono l’istituzione di nuovi servizi di specialistica ambulatoriale, interventi volti all’allestimento degli spazi per l’accoglienza e la Lungodegenza, il rinnovo del parco tecnologico per la specialistica ambulatoriale e le strutture dedicate all’emergenza urgenza e, infine, la messa a norma dei locali, nello specifico il completamento dei sistemi di prevenzione incendi e l’adeguamento degli impianti elettrici.

«Si tratta di interventi che potranno essere avviati entro breve tempo – ha ripreso il manager Asl – mentre altri, quelli contenuti nelle ipotesi che stiamo sottoponendo all’assessorato, necessitano di un sostegno da parte della stessa Regione. Prevedono infatti dei costi aggiuntivi che al momento non sono finanziati con apposite risorse».

Per la struttura di Ittiri il lavoro sinergico tra Asl e Comune ha consentito di realizzare due ipotesi, una espressione della direzione aziendale dell’Asl di Sassari e l’altra delle rappresentanze politiche dei comuni del Coros.

La proposta Asl prevede il mantenimento dei punti di Guardia medica (notturna e diurna), un progetto di collaborazione con il pronto soccorso di Sassari, per la formazione del personale delle sedi di continuità assistenziale per la gestione dell’emergenza urgenza e il monitoraggio dei codici bianchi di pronto soccorso provenienti da Ittiri, quindi l’utilizzo dell’ambulanza di base già in dotazione in orario H24. In questo caso la riconversione comporterà ulteriori costi di esercizio non finanziati con apposite risorse per l’importo di oltre 416mila euro.

Con l’ipotesi portata avanti dai comuni del territorio, che comporta un costo di esercizio, non finanziato con apposite risorse, superiore al milione di euro, si prevede l’attivazione del punto di primo intervento, il mantenimento della Guardia medica notturna e la soppressione di quella diurna, quindi l’utilizzo del mezzo base in H24.

Per l’ospedale di Thiesi sono previste tre ipotesi di intervento, le prime due elaborate dalla direzione aziendale dell’Asl sassarese e la terza indicata dalle rappresentanze politiche dei comuni del Mejlogu.

La direzione ha così ipotizzato, con una previsione di spesa superiore al milione e 400mila euro, l’attivazione del punto di primo intervento, il mantenimento di un turno di Guardia medica notturna e la soppressione di quella diurna, quindi la conversione dell’ambulanza di base H24 in ambulanza infermieristica (India).

Nella seconda ipotesi dell’Azienda sanitaria si parla del mantenimento dei punti di Guardia medica notturna e diurna, della conversione del mezzo di base H24 in mezzo India. Il tutto con un costo di esercizio non finanziato con apposite risorse di quasi 800mila euro.

I comuni del Mejlogu invece hanno proposto l’attivazione di un punto di primo intervento, senza alcuna sinergia con il personale medico della Lungodegenza, il mantenimento di un turno di Guardia medica notturna e la soppressione di quella diurna e la conversione del mezzo di base H24 in mezzo infermieristico. In questo caso la riconversione comporterà ulteriori costi di esercizio non finanziati con apposite risorse superiori al milione e mezzo di euro.

«Qualunque soluzione si intenderà adottare, nata da una programmazione condivisa tra gli enti, comporterà un aggravio dei costi di esercizio per la Asl – conclude il direttore generale – in quanto a tale incremento si affianca un significativo potenziamento dell’offerta sanitaria, i cui benefici economici, in termini di riduzione dei ricoveri, saranno visibili solo nel medio termine». Com

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »