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Imu alla Chiesa solo se l’attività è commerciale

La commissione Industria del Senato ha approvato all'unanimità l'emendamento al decreto sulle liberalizzazioni presentato dal governo per far pagare l'Imu agli immobili di proprietà della Chiesa che svolgono un'attività commerciale. La votazione è avvenuta subito dopo l'intervento in commissione del premier Mario Monti, che ha spiegato i "parametri" con i quali verrà scritto il decreto del ministero dell'Economia, che dovrà specificare nel dettaglio quali sono le attività che potranno continuare a godere dell'esenzione dal pagamento dell'imposta a partire dal 2013.

Dalla commissione, infine, verrà presentato un ordine del giorno che impegna il governo a valutare l'esenzione delle scuole paritarie non profit. I lavori della commissione Industria del Senato sono stati sospesi e riprenderanno nel tardo pomeriggio (18/18,30) con la presentazione di alcune riformulazioni firmate dai relatori sui testi che riguardano taxi e farmacie, gli ultimi nodi rimasti che richiederanno probabilmente una non-stop fino a stanotte per poter portare il decreto in aula mercoledì come previsto.

Le dichiarazioni del presidente del Consiglio sull'esenzione dell'Imu per le scuole che non hanno profitti commerciali "vanno nella direzione giusta, quella portata avanti anche in Europa. Scuole e oratori sono attività no profit e non ha senso tassare attività che hanno chiara rilevanza pubblica e sociale". E' quanto ha detto monsignor Gianni Ambrosio, presidente della Commissione episcopale per l'educazione cattolica, le scuole e le università, e vescovo di Piacenza, commentando le dichiarazioni di Mario Monti.

"Al contrario - ha proseguito mons. Ambrosio - giustamente si decide di tassare le attività commerciali.

È un principio europeo". "Bisogna rafforzare davvero il senso del dovere nel pagare le tasse, e' un principio che riguarda tutti", ha aggiunto. In merito alle posizioni espresse nei giorni scorsi da diverse congregazioni religiose, "era una preoccupazione molto seria e legittima - spiega ancora Ambrosio - le scuole paritarie vivono infatti in condizioni non facili, anche qui in contrasto con le tendenze europee sulla sussidiarietà.

Le scuole cattoliche offrono questo servizio che è stato importante nel passato e continua ad esserlo ancora oggi. Credo però che se gli orientamenti saranno quelli espressi dal governo non ci sarà un aggravio di difficoltà”.