Press "Enter" to skip to content

Ue – “L’Italia ha ritrovato il cammino della ragione”

Juncker boccia la proposta tedesca che condiziona l'ennesima fase delicata del salvataggio della Grecia: "Sono fortemente contrario - dice - all'idea di imporre un commissariamento finalizzato solo alla Grecia. Non è accettabile".

Berlino non si fida dell'impegno greco a implementare le riforme, specie in vista delle elezioni che si terranno prossimamente in Grecia e per questo ha chiesto una sorta di commissariamento del governo di Atene. La proposta incontrato una durissima resistenza da parte dei greci. E non solo. 

La Germania sbaglia, dice chiaro, ad esempio, il primo ministro austriaco Werner Faymann. "In politica non è necessario insultare - ha detto il premier partecipando al prevertice dei capi di governo socialisti organizzato nella sede del Pse a Bruxelles - Un atteggiamento così non porta nulla e va nella direzione sbagliata".

"La Grecia deve mantenere gli impegni - ha argomentato Faymann - Servirà un processo lungo 4 anni prima che possa tornare a finanziarsi sul mercato. Fino a quel momento non è necessario essere vessatori". Idea sostanzialmente condivisa dal ministro degli esteri lussemburghese, Jean Asselborn, secondo il quale bisogna fare attenzione a "non ferire più del necessario" il popolo greco.

Un aumento degli aiuti pubblici da parte dei governi europei alla Grecia è "fuori
discussione", ribatte a distanza un portavoce del ministero delle Finanze tedesco. "Il settore pubblico - dice - ha fatto tutto il possibile e assicura una partecipazione sufficientemente ampia alla stabilizzazione della Grecia". "Al momento - aggiunge - occorre focalizzarsi solo sul contributo del settore privato. Per questo è fuori discussione una partecipazione del settore pubblico".

Ad Atene i creditori privati stanno ancora negoziando con il governo lo swap sul debito. Il ministro dell'Economia tedesca Philipp Roesler ribadisce, in un'intervista rilasciata oggi a Bild, la linea contraria all'aumento delle risorse dell'Esm. "La posizione della Germania è solida, ferma e giusta: il fondo salva Stati ESM non deve essere ampliato". Nei giorni scorsi il settimanale Wirtschaftswo che ha invece pubblicato indiscrezioni secondo le quali il governo tedesco sarebbe pronto a sostenere un aumento delle risorse del fondo, facendovi confluire 290 miliardi non utilizzati dell'EFSF.