«Un premio all’impegno profuso dalla Provincia di Sassari nel felice tentativo di unire i Comuni del Nord Ovest Sardegna per il “Patto dei Sindaci”, rivolto al tentativo di limitare le emissioni di gas serra e promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili, ma anche un riconoscimento dovuto alla sensibilità con cui la giunta provinciale tenta di responsabilizzare i cittadini al rispetto dell’ambiente». È la motivazione con cui l’Accademia Kronos ha deciso di assegnare alla Provincia di Sassari il premio internazionale “Un bosco per Kyoto”, che domani, venerdì 20 gennaio, sarà consegnato al presidente Alessandra Giudici nel corso di una cerimonia che si terrà in Campidoglio, a Roma.
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Accademia Kronos è una onlus ambientalista che vanta oltre 10mila soci, più di quaranta sedi in Italia e alcuni avamposti di recente apertura in Europa. Da sette anni l’associazione, avvalendosi del supporto scientifico dell’Università della Tuscia, che ha sede a Viterbo, premia chi si impegna per difendere l’ambiente e contrastare i mutamenti climatici. Quest’anno la commissione – presieduta da Anna Maria Fausto dell’Università della Tuscia – ha scelto di assegnare il riconoscimento alla Provincia di Sassari. A ufficializzare la notizia, inattesa e per questo più gradita, era stato alla fine dello scorso il presidente dell’Accademia, Ennio
«Non ci gratifica il premio in sé, ma la sensazione che anche fuori dai nostri confini sia stato percepito positivamente il grande sforzo che stiamo compiendo, anche sul piano economico, pur di coinvolgere tutto il territorio in una battaglia determinante per il futuro, sia a livello locale che internazionale», è il commento di Alessandra Giudici. «Prima in Sardegna e tra le primissime in Italia,
Il presidente della Provincia ha espresso grande soddisfazione e ottimismo per «un progetto che vede la nostra amministrazione alla guida del proprio territorio, come deve essere, all’interno di qualcosa di molto più grande, l’Europa». La vera scommessa di fondo, ha detto, «è quella di costruire un’Europa più a misura dei territori e di chi li amministra, che significa costruire un’Europa più a misura del cittadino». E un’Europa a misura di cittadino, ha concluso, «è anzitutto un’Europa più sostenibile». Com