La Sesta Commissione (Industria), presieduta da Alberto Randazzo (Pdl), ha sentito in audizione l’Assessore dell’Industria, Alessandra Zedda, sul Disegno di Legge 294-Giunta regionale-"Ordinamento delle Aziende locali di sviluppo industriale (Alsi)".
L’Assessore si è subito soffermato sul quadro normativo vigente, ricordando che "la precedente riforma, introdotta nell’ordinamento regionale dalla Legge 10 del 2008, doveva portare ad un riordino complessivo dei soggetti pubblici operanti nel settore industriale ma è rimasta in larga parte inapplicata. In altri termini, mentre sono stati effettivamente soppressi i cosiddetti Nuclei industriali, le Aree di sviluppo industriale (Asi) e le Zone industriali di interesse regionale (Zir) sono state messe in liquidazione attraverso un percorso estremamente complicato che a distanza di quasi tre anni non si è ancora concluso. Ciò ha provocato numerosi problemi, principalmente di ordine finanziario, che anche nel 2011 sono rimasti purtroppo aperti. La soluzione definitiva, per quanto riguarda questo aspetto, arriverà con una norma ad hoc inserita nella prossima finanziaria, che consentirà, sbloccando alcuni residui, di superare le difficoltà legate alla corretta qualificazione contabile delle risorse che la Regione intende utilizzare per intervenire a sostegno dei diversi organismi industriali. E’indispensabile però, una volta per tutte, fare chiarezza anche sul piano normativo e tracciare il perimetro definitivo dei Comuni che dovranno essere ricompresi nel territorio delle nuove aziende".
"Il provvedimento della Giunta - ha proseguito Zedda - va proprio in questa direzione. Le nuove Alsi, che saranno otto in corrispondenza con gli attuali ambiti provinciali, diventeranno enti pubblici economici dotati di autonomia finanziaria con capacità di indebitamento attraverso l’utilizzo di un fondo di rotazione e possibilità di accedere a fondi europei. In questo modo, fra l’altro, si potrà superare uno dei passaggi più critici della riforma del 2008 che obbligava gli Enti locali a ripianare le perdite. Una situazione tutt’altro che eventuale visto che, ad oggi, solo due ex Zir della Sardegna hanno bilanci in equilibrio. Per quanto attiene alla governance, le Aziende dovranno ricomprendere al loro interno anche le attuali società controllate e partecipate, sia per razionalizzare l’attività dei nuovi organismi che per facilitarne il controllo. Secondo lo schema del Disegno di Legge, infine, gli organi di governo saranno l’assemblea con funzioni di indirizzo e di controllo ed il direttore generale, con compiti di gestione, che potrà nominare a sua volta un direttore tecnico ed un direttore amministrativo".
Ha fatto seguito il commento di Mariano Contu (Pdl), primo firmatario della Proposta di Legge 141 (Riordino delle funzioni in materia di aree industriali) sullo stesso argomento, che ha ribadito "la necessità di una profonda revisione della normativa regionale e della riscrittura degli statuti" sottolineando tuttavia che "emergono alcune differenze rispetto al testo proposto dalla Giunta". Citando l’esempio del Consorzio industriale di Cagliari cui aderirono in passato 24 comuni in rappresentanza di un bacino di popolazione superiore ai 500.000 abitanti, Contu ha messo l’accento sul fatto che oggi "soltanto 7 comuni, quelli compresi nel perimetro del Consorzio, beneficiano di una serie di agevolazioni, dallo smaltimento dei rifiuti alla depurazione allo stesso insediamento produttivo delle aziende, mentre altri ne sono esclusi pur avendo concorso, negli anni, a formare il patrimonio mobiliare e immobiliare. Nell’ottica di una razionalizzazione di compiti e funzioni, inoltre, sarebbe opportuno riportare tutte le competenze relative al servizio idrico e fognario in capo ad Abbanoa mentre, sul piano urbanistico, si rende necessaria una armonizzazione di tutti gli strumenti di pianificazione, compresi i Puc ed i Pip (Piani per gli insediamenti produttivi)".
Hanno poi preso la parola Pietro Cocco (Pd), Gianfranco Bardanzellu (Pdl), Chicco Porcu (Pd), Paolo Dessì (Psd’Az), Massimo Mulas (Misto) e Andrea Biancareddu (Udc-Fli). Red.