Tendenza negativa di prenotazioni e conferme per il tradizionale cenone fuori casa. Nonostante la crisi, molti cagliaritani festeggeranno comunque l’arrivo del nuovo anno nei ristoranti e locali pubblici. Una tendenza in linea con la congiuntura economica degli ultimi mesi in cui sette ristoratori su dieci hanno registrato una flessione generalizzata. È quanto risulta da un’indagine sui consumi per il Capodanno 2012 della Fipe-Confcommercio Cagliari (Federazione italiana pubblici esercizi).
In linea generale, i cagliaritani confermano dunque la tradizione e scelgono il cenone di San Silvestro in ristoranti e locali. Spenderanno in media da un minimo di 64 euro fino a un massimo di 175 euro: cifra che include animazione o pernottamento. I menù proposti saranno orientati verso la tradizione e la qualità: l’83% prevede la preferenza per piatti e alimenti sardi tipici, con il consumo esclusivo (100%) di spumante locale. Confermata anche la tendenza di accompagnare il cenone con l’animazione (dati Siae): circa il 70% dei locali di Cagliari hanno corrisposto i diritti per l’esecuzione di musica e spettacoli di intrattenimento dal vivo (52% ristoranti, 18% circoli e associazioni). “Anche l'ultimo giorno dell'anno - sottolinea Giuseppe Scura, direttore Confcommercio Cagliari - può essere l'occasione favorevole per diffondere la conoscenza dei prodotti agroalimentari tipici della nostra Isola, spesso dimenticati o non sufficientemente valorizzati. Uno sforzo che dobbiamo fare con la consapevolezza di dare un contributo all’economia regionale".
Per il Capodanno diffuso organizzato dal Comune e concentrato nel centro storico, è prevista una presenza di circa 30mila persone che vedrà impegnati 80/100 agenti della Polizia municipale distribuiti nell’intero territorio comunale; 17 bagni chimici sistemati nelle zone interessate dagli eventi e il divieto di vendita di bottiglie in vetro. Secondo l’indagine, nei quartieri di Marina e Stampace, maggiormente interessati dalle manifestazioni, i ristoratori hanno registrato prenotazioni e conferme in linea con l’anno precedente, mantenendo stabili i prezzi del cenone, se non in lieve calo. Il costo medio proposto dai ristoratori dell’area vasta di Cagliari è di 77 euro, che, con intrattenimento o pernottamento, può arrivare fino a 175 euro. Ma nell’area degli eventi (via Roma, via Baylle, via Sassari, piazza Savoia, via Manno, piazza S. Croce/Castello), dove operano circa 150 ristoratori, il costo medio si riduce a 64 euro. I locali situati in prossimità di via Roma, piazza Savoia e piazza Santa Croce, proporranno un servizio all inclusive, prevalentemente senza musica dal vivo, che prevede in media 8/9 portate con consumo di spumante locale. Rispetto all’anno scorso, la presenza di stranieri nei ristoranti di Cagliari è prevista in aumento grazie soprattutto all’incidenza dei voli low cost. Sempre secondo lo studio, i bed & breakfast hanno registrato una maggiore richiesta di prenotazioni e interesse da parte di turisti stranieri provenienti da Spagna e Francia.
Nell’area vasta di Cagliari, non direttamente interessata dagli eventi all’aperto, cresce il numero di ristoratori (32%, stessa quota anche per quanto riguarda circoli e associazioni) che accompagneranno alla selezione dei menù varie forme di intrattenimento, privilegiando le offerte all inclusive orientate sulla musica dal vivo. Nelle zone periferiche si registra, in linea con l’anno precedente, una sostanziale tenuta delle prenotazioni nelle discoteche e nei locali in cui si balla. Com