Dopo la sospensione l’Aula ha ripreso i lavori respingendo l’emendamento 137, a firma Mario Diana, Stochino e Murgioni, che intendeva aprire anche alle attività commerciali e artigianali, oltre a quelle produttive già previste, l'adeguamento e l'incremento volumetrico dei fabbricati nella misura massima, per ciascuna unità immobiliare, del 20 per cento della volumetria esistente.
Sull’emendamento il centrosinistra aveva espresso forte contrarietà come sottolineato da Gian Valerio Sanna, Pd: Se di Piano casa si tratta perché estendere le agevolazioni alle attività commerciali?.
Critico anche Roberto Capelli, Api-Misto: Le attività commerciali sono regolate da altri principi legislativi. Contrario anche il gruppo dell'Udc-Fli, come annunciato in dichiarazione di voto dal capogruppo Giulio Steri. L’emendamento, ritirato dai presentatori, era poi stato fatto proprio da Franco Cuccureddu che contestualmente aveva annunciato il voto contrario e quindi messo in votazione. Red
