Il capogruppo Idv Adriano Salis ha rimarcato la necessità di agire con coraggio e disinteresse per garantire efficienza e snellezza alle procedure consiliari, ma anche rappresentanza territoriale e istituzionale. A seguire dovrà arrivare la nuova legge elettorale che la Regione non è stata in grado di fare in 11 anni. Che ci sia la necessità di alleggerire il peso della politica, ha aggiunto, è avvalorato dalle dichiarazioni dell'assessore regionale del Bilancio Giorgio La Spisa sul fatto che nel 2012 la disponibilità finanziaria si ridurrà di 400 milioni di euro.
Il capogruppo Psd'Az Giacomo Sanna ha spiegato che è folle pensare di lavarsi la coscienza con il taglio dei consiglieri senza guardare alla realtà economica sarda. Escludendo i fomentatori, citati la Confindustria e il "parroco di turno", Sanna ha invitato l'aula ad essere concretamente autorevole in un sistema governato dalle banche ("resta un tema tabù") e che sta penalizzando il fare impresa.
Il capogruppo dei Riformatori Pierpaolo Vargiu, ha precisato che la proposta di legge in esame deriva da un'azione politica dei Riformatori nata precedentemente alla legislatura in corso. E' però da capire, ha aggiunto, se si tratti della "prima pietra di un edificio di riforme che nessuno ci impedisce di costruire" oppure della "ennesima rappresentazione teatrale di una farsa". La sua sensazione è negativa perché per cambiare una parola se ne stanno utilizzando un milione. Ha comunque ringraziato la presidente del Consiglio Claudia Lombardo per aver tessuto una trama di buona volontà e costringere i capigruppo a fare un passo indietro rettificando il voto precedentemente espresso e non compreso dai sardi. Red