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Contro le chiusure paventate da poste italiane protestano amministratori e rappresentanti delle forze sociali oristanesi

L’ipotesi di chiusura di alcuni uffici postali della provincia di Oristano, ha scatenato la protesta dei rappresentanti politici e sociali del territorio. Le sedi delle quali si ipotizza la chiusura, sarebbero: Magomadas, Siamanna, Siapiccia e Palmas Arborea. In una riunione tenutasi a Palmas Arborea, nell’aula dell’Unione dei Fenici, alla quale ha presenziato un folto pubblico, ma anche sindaci e sindacalisti, il presidente della Provincia di Oristano Massimiliano de Seneen, insieme alla Giunta e al Consiglio provinciale, si è schierato decisamente contro questa eventualità.

I servizi non devono essere depotenziati, questa la linea espressa con fermezza durante l’incontro, ma per ora, secondo Angelo Medde segretario regionale di UILPost, si tratta solo di illazioni, riprese da qualche organo di informazione.

La dirigenza di Poste Italiane, però tace e non ha ancora risposta ad una lettera di chiarimento inviata dal presidente della Provincia Massimiliano de Seneen.

Unanime il coro dei no alla chiusura degli uffici postali periferici il presidente del Consiglio, Mauro Solinas, e il sindaco di Palmas Arborea, Stefania Piras, che ha espresso perplessità in quanto il centro di cui è amministratrice, è in netta espansione, che con oltre 1400 abitanti, ha fatto registrare un incremento del dieci per cento di residenti.

No anche da Velio Melas, sindaco di Siamanna e da Angelo Pinna, sindaco di Santa Giusta, mentre Alessandro Naitana, sindaco di Magomadas, ha segnalato che l’ufficio postale del suo paese, fa ancora capo a Nuoro, coi disaggi che facile prevedere e ha suggerito di chiudere i conti con Bancoposta e di trasferirli altrove.

Testimonianze anche da parte del consigliere provinciale Efisio Trincas, PSd’AZ, che ha denunciato il fallimento del sistema italiano e suggerito leggi specifiche per la Sardegna che considera Nazione. Battista Ghisu, PD, ha ripercorso i contenuti di una interpellanza che andrà in discussione nel Consiglio provinciale di Oristano, mentre Francesco Federico, dello stesso Gruppo politico, ha detto che si taglia per mantenere privilegi centrali denunciati da Angelo Medde, relativamente al fatto che la dirigenza delle poste a livello nazionale in alcuni casi ha attribuito 240 mila euro quale premio di risultato.

Alberto Cerrone CISL, e Franco Vargiu CGIL , hanno espresso critiche contro la politica dei tagli e denunciato il fatto che nei posti di lavoro, quanti vanno in pensione non vengono sostituiti. Hanno chiuso il dibattito, Stefano Figus, dell’IDV, il quale ha sostenuto l’esigenza che i costi sociali vengano concordati, ed Egidio LOI, del PDL, che ha illustrato un documento i cui contenuti, in pratica riassumevano i contenuti del dibattito, dando mandato al presidente della Provincia di sviluppare ulteriori passi verso la Direzione Centrale di Poste Italiane. Red-com

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