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Taglio del numero dei consiglieri regionali: toccato anche il tema del rinvio dell’insediamento delle Commissioni

Claudia Zuncheddu (Misto) ha criticato la proposta all'esame del Consiglio, perché "mortifica la democrazia", e la classe politica sarda, perché impaurita presenta goffamente delle leggi repressive.

Gian Vittorio Campus (Pdl) ha evidenziato il clima di trasparenza e di reciproca correttezza tra i gruppi politici che ha portato alla stesura del testo per ridurre da 80 a 60 il numero dei consiglieri. Ha aggiunto che è un viatico importante e interessante per affrontare il ciclo di riforme promesse, a cominciare dalla legge elettorale.

Mario Bruno (Pd) ha auspicato che, con il voto sulla proposta di modifica statutaria, la legislatura svolti in un momento nel quale si devono necessariamente fornire risposte complessive concrete e qualificate: non solo su una equilibrata rappresentanza consiliare, ma anche sulla riduzione delle indennità di carica e del vitalizio. E' importante, ha concluso, che la Sardegna non sia bloccata per una maggioranza che litiga e che non permette l'insediamento delle commissioni del Consiglio.

La presidente Claudia Lombardo ha chiarito che l'operatività delle commissioni non è venuta meno, perché non sono decadute, e che in passato è stato frequente il mancato rispetto del termine dei trenta mesi per il loro rinnovo.