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Giovani industriali: “Politici inerti, peggiorano la crisi”

"Non abbiamo invitato politici nazionali sul palco perché la politica deve passare, a questo punto, dal dire al fare, dagli annunci all'azione".

Così il presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli, al XXVI convegno di Capri, che attacca: "La crisi continua e si acuisce a causa dell'inerzia".

La crescita dell'Italia nel 2012 sarà pari a "zero". "La nostra crisi - dice il presidente dei Giovani di Confindustria - è ancora più forte di quella globale" e "la situazione attuale sta tutta in tre numeri: 120, 27, 0. 120 come debito pubblico, 27 come tasso disoccupazione giovani, 0 come stima crescita per 2012".

"Occorre innalzare l'età pensionabile a 70 anni, escludendo i lavori usuranti, abolire le pensioni di anzianità, equiparare da subito il sistema per uomini e donne". Jacopo Morelli nella sua relazione al XXVI convegno di Capri. Morelli incalza la politica ed il governo sostenendo che servono "riforme, riforme, riforme".

"Non siamo la Grecia. E' vero. Ma siamo distanti dalla Germania. Non servono formule autoassolutorie, ne altre menzogne, abbiamo bisogno di verità. Scomode, taglienti. Ma verità". Lo sostiene il presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria.

"Occorre decidere e le opzioni sono chiare: o riduciamo il debito, con una robusta crescita, o ci arrendiamo ad una rovinosa discesa", aggiunge.