Qualche giorno fa, a Cagliari, gli agenti della Squadra Volante della Questura cittadina hanno rinvenuto in due sportelli bancomat degli apparecchi volti a clonare le carte di credito.
A lanciare l'allarme un cittadino che, mentre si accingeva a prelevare dei soldi, ha notato uno strano macchinario: si trattava di una guida per la carta magnetica che indirizzava la stessa nella fessura dell'apparecchio bancomat che, analizzato presso gli Uffici dell'Upgsp dagli specialisti del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, è risultato contenere una piccola scheda di memoria destinata a registrare i dati contenuti nel supporto magnetico. In sostanza la carta bancomat inserita nel distributore passava obbligatoriamente attraverso la "guida" prima di fare ingresso nella fessura originale permettendo così la memorizzazione dei dati che successivamente il malvivente avrebbe utilizzato per la clonazione della carta. L'apparecchio non era il solo: pochi minuti dopo infatti un secondo cittadino ha segnalato la presenza dello stesso macchinario in un altro sportello bancomat.
In Sardegna, ma molto più nel resto di Italia, è spesso capitato inoltre che il punto fosse sorvegliato da telecamere che registravano così il Pin inserito dal privato, permettendo al truffatore di duplicare la carta e fare acquisti a suo nome. Per evitare la truffa è sufficiente coprire la stessa con la mano durante la digitazione ed osservare comunque l'apparecchio: solitamente è a taglio senza supporti guida in plastica o altri particolari spigoli apposti in corrispondenza dell'inserimento della carta. Inoltre, rendono noto gli agenti, la parte superiore della cabina non dovrebbe riportare pannellature doppie. Per ogni sospetto si consiglia comunque di avvisare il 113.