Dura presa di posizione del segretario nazionale dell’Adiconsum, Pietro Giordano, che chiede la revisione della procedura delle sanzioni, l’allungamento della rateizzazione, la cancellazione automatica delle ipoteche con importi inferiori a quelli previsti.
Partiranno il prossimo 1° ottobre, i primi avvisi dell’Agenzia delle Entrate per chiedere ai contribuenti di pagare contributi non pagati (Irpef, Ires, Irap, Iva), relativi agli anni dal 2007 in poi e messi a ruolo. Dopo 60 giorni, Equitalia comincerà a richiedere ai contribuenti il pagamento integrale di detti contributi.
“La richiesta da parte di Equitalia del pagamento comporterà una moltiplicazione del debito dei contribuenti, a causa degli interessi di mora, delle provvigioni (aggi) e delle sanzioni con tassi prossimi all’usura applicati dall’Ente di riscossione - afferma Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – Una situazione non sostenibile da parte delle famiglie che va a vanificare le misure introdotte a favore dei contribuenti quali l’innalzamento a 8.000 euro per l’applicazione delle ganasce fiscali, a 20.000
euro per l’iscrizione dell’ipoteca sulla casa e l’allungamento a 72 rate della rateizzazione dei tributi dovuti.”
Per Adiconsum, sono necessari urgentemente provvedimenti quali la revisione della procedura delle sanzioni; la rateizzazione più lunga a semplice richiesta del contribuente; la cancellazione automatica delle ipoteche iscritte per importi inferiori a quelli previsti e la riforma dei reclami.
“Si tratta – dice ancora Giordano – di modifiche tutte possibili a costo zero per lo
Stato, infine, chiediamo la modifica del sistema delle riscossioni dei tributi da parte di Equitalia, con la possibilità per i contribuenti di pagare la sorte capitale del proprio debito con la remissione delle spese accessorie (interessi di mora, aggi e sanzioni) cumulate nel tempo. In questo modo molti contribuenti avrebbero la possibilità di mettersi in regola e lo Stato incamererebbe introiti immediati.”Com