Domani, sabato primo ottobre, a Setzu, e domenica 2 ottobre, a Baradili, si svolgeranno le settime Olimpiadi dei giochi tradizionali, organizzate nell'ambito della manifestazione culturale "Marmilla Mille Emozioni", la manifestazione estiva di musica e cultura organizzata dal Consorzio Due Giare.
L'evento è un progetto di ricerca ideato e coordinato da Roberta Muscas e promosso dal Conzorzio Due Giare a partire dall’anno 2003 e sostenuto, successivamente, anche dal Consorzio Sa Corona Arrubia. Lo scopo è quello di recuperare uno specifico ambito del patrimonio culturale immateriale della Sardegna, che condivide con i piccoli comuni il rischio di scomparire. "Il progetto di studio – dice Roberta Muscas - ha come obiettivo ultimo il ripristino della tradizione che di anno in anno estende i propri confini coinvolgendo sempre nuovi comuni della Sardegna, nei quali si attua un catalogazione dei giochi locali e si trasferisce questa conoscenza ai giovani".
Grazie alla collaborazione con i servizi sociali dei paesi coinvolti sono stati individuati i bambini e ragazzi poi, in base alle caratteristiche di destrezza e abilità sono state iscritti alle varie discipline di gioco e hanno partecipato ai laboratori di preparazione. Il tutto preceduto (proprio come il format del progetto prevede) dalle interviste con gli anziani condotte nei nuovi comuni aderenti al progetto: l’azione di studio infatti si basa sul recupero della memoria, delle radici, della cultura del luogo attraverso la loro preziosa testimonianza. Quattrocento tra bambini e ragazzini dai 5 ai 18 anni, divisi in otto squadre, si sfideranno con i giochi dei nonni. Da Luna monta a Badruffa, da Biccus a Cadiredda santa, da Su giogu de su fusti a Brillias (in pratica gli antenati del baseball e del bowling) da Broccas e brocchittus a Cuaddu proceddu.
Alla manifestazione hanno aderito 33 paesi (i Comuni del Consorzio Due Giare, quelli di Sa Corona Arrubia e poi Gavoi, Simaxis e Bidonì). A dare sempre più prestigio alla manifestazione è anche l'attività di cooperazione con i paesi del bacino del Mediterraneo: quest'anno saranno ospiti della settima edizione dell'Olimpiade alcuni membri dell’ Unesco della Tunisia e della Francia e rappresentanti dell'Alecso (Arab League Educational, Cultural and Scientific Organisation).
La collaborazione con la Tunisia ha dato i suoi frutti sin dal 2010 quando anche lì, sul modello sardo appunto, è stata organizzata un'Olimpiade con 12 squadre (7 provenienti dalle varie regioni della Tunisia, la Piccardia, gli Emirati Arabi, il Mali e la squadra della Sardegna). In quell'occasione è nato The International Group of the Traditional Games Thesaurus, presieduto dalla Tunisia, che vede il Consorzio Due Giare ente sottoscrittore in qualità di membro fondatore. La sottoscrizione della Dichiarazione di Tunisi oltreché avere l'obiettivo di rivitalizzare i giochi tradizionali si pone quello di includere nelle strategie culturali delle organizzazioni regionali, nazionali ed internazionali aderenti alla rete la predisposizione di un inventario internazionale sui giochi tradizionali. Proprio della possibilità di esportare in altre realtà il modello Olimpiade si parlerà nel corso del workshop previsto per il 3 ottobre a Villanovaforru presso il Museo del territorio di Sa Corona Arrubia.
All'incontro "The Network of International Thesaurs of Traditional Games" parteciperanno: Lino Zedda, rappresentante politico del Consorzio Due Giare, firmatario della Dichiarazione di Tunisi, Roberta Muscas, Coordinatrice scientifica Olimpiade, Abderrahman Ayoub, specialista ed esperto Unesco Laurent Fournier, University of Nantes, Hayet Ghettat, Rapresentante Alecso (Unesco dei Paesi Arabi) Jamila Fékih Chouri e Hussein Gharyani, rappresentanti degli Istituti scolastici Unesco della Tunisia. Com.