Nel dibattito in Aula il capogruppo del Psd'Az Giacomo Sanna ha ricordato che, mai nella storia dell'Autonomia sarda, una modifica costituzionale approvata dal Consiglio regionale è stata recepita dal Parlamento italiano: "Ci siamo rinchiusi in questa proposta di legge, ma mentre discutiamo non si riesce a capire che la dimensione di quello che dobbiamo fare è molto più grande". Sanna, ricordando che "la disperazione la si trova fuori da questo palazzo, lungo le strade, in ogni momento", ha detto che bisogna lavorare su un progetto più generale, a cominciare dall'Assemblea Costituente per coinvolgere tutti i sardi e per vincere la battaglia: "Quando si costruisce una casa, non si parte dal comignolo".
Il capogruppo dei Riformatori Pierpaolo Vargiu ha chiarito: "Siamo a favore della proposta di legge per la riduzione del numero dei consiglieri regionali, senza se e senza ma. E' 15 anni che la presentiamo". Spiegando che migliorerà il funzionamento dell'istituzione democratica, ha precisato che sarebbe meglio arrivare ad un Consiglio con 60 componenti (e non 50) e comunque, "non bisogna prendere in giro i sardi". Per Vargiu, poi, è poco convincente la tesi di chi lega il taglio del numero dei consiglieri ad altro, a cominciare dalla modifica della legge elettorale: "Chi ce lo impedisce? Nessuno, ma non siamo stati in grado di farla in questa e nella scorsa legislatura". Di sicuro, ha concluso, occorre andare avanti con le riforme. Red