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Vertice Sarkozy-Merkel:”Governo economico europeo”, Euro bond? Nein, danke

Un "governo di natura economica" che si "riunirà una volta al mese". E' questa la proposta del presidente francese Nicolas Sarkozy e della cancelliera tedesca Angela Merkel per cercare di rafforzare l'euro di fronte alla bufera dei mercati. Francia e Germania propongono Herman Van Rompuy come guida dell' 'Euro Council', ha detto Sarkozy al termine dell'incontro con Angela Merkel a Parigi.

Gli eurobond? "Un giorno, può darsi", ma meglio "alla fine dell'integrazione" economica dell'area dell'euro. "Non all'inizio del processo", ha detto il presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, illustrando le proposte franco-tedesche e sottolineando che l'introduzione adesso di eurobond "metterebbe in grave pericolo la zona euro". Ancora più netta Merkel che ha parlato di strumento da "ultima spiaggia".

A settembre i ministri delle Finanze tedesco e francese proporranno una nuova tassa sulle transazioni finanziarie.

"L'Italia ha varato nuova manovra per tornare in crescita", ma ora occorre un "impegno durevole" di tutti, a partire da Germania e Francia, ha detto il cancelliere tedesco Angela Merkel, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente francese Nicolas Sarkozy a Parigi. "Serve un meccanismo permanente - ha aggiunto - che riguardi la valuta comune. Proporremo a Van Rompuy - ha annunciato - un meccanismo" tale che "ci sia un giudizio sui singoli Stati della zona euro. Serve impegno permanente nel tempo. Non dobbiamo avere la tendenza a fare subito la cosa più facile".

Fine di seduta in calo per Piazza Affari che ha terminato le contrattazioni riducendo le perdite ma restando in territorio negativo. Il Ftse Mib ha ceduto lo 0,87%,
Ftse All Share -1,09%, Ftse Star -0,03%. Milano ha chiuso la giornata in linea con l'andamento dei principali listini europei: Parigi ha ceduto lo 0,68%, Londra
-0,43%, Francoforte -0,8%.

L'agenzia di rating Fitch conferma il rating "AAA" per gli Stati Uniti con outlook stabile. Lo annuncia una nota dell'agenzia. Il motivo - si legge - e' che "i pilastri fondamentali del credito rimangono intatti: il ruolo centrale nel sistema finanziario globale e l'economia flessibile, diversificata e ricca che offre la base per i ricavi. La flessibilita' del tasso di cambio, aumenta ulteriormente la capacita' dell'economia di
assorbire e adattarsi agli 'shock'".

Con questa decisione, Fitch si schiera al fianco di Moody's, che a sua volta ha
confermato la tripla "A" agli Stati Uniti l'8 agosto, mentre solo pochi giorni prima, il 5 agosto, Standard and Poor's aveva declassato il rating a livello "AA+", gettando i
mercati nel panico. Una decisione che S&P motivava con l'inadeguatezza del piano di risanamento. Per S&P, "l'efficacia, la stabilità e la prevedibilità della
politica americana si e' indebolita" in un momento in cui le sfide fiscali ed economiche aumentano.