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Si chiude domani la quinta edizione di Time a Sassari

Saranno i paesaggi sonori dell'Argentina a segnare domani (giovedì 18 agosto) le battute conclusive di Time in Sassari, consueta coda di Time in Jazz nel capoluogo turritano, giunta quest'anno alla sua quinta edizione: il titolo della minirassegna,“Tierra y Fuego: Argentina mi amor”, accenna già al festival di Berchidda del prossimo anno, quando il ciclo tematico dedicato ai quattro elementi naturali si completerà nel segno del Fuoco.

La mattinata comincia a Sorso, alla pineta del fiume Silis (ore 11), con il piano solo dell'argentino Natalio Mangalavite. La sua musica è di matrice latina con varie influenze: l’Argentina in primo luogo, ma anche il Brasile, l’Uruguay, l’Italia, l’impressionismo francese, il flamenco. Per più di vent'anni Natalio Mangalavite ha suonato e arrangiato per Ornella Vanoni, e ha all'attivo numerose collaborazioni nel campo del pop e del jazz, tra cui si contano quelle con artisti come Javier Girotto, Peppe Servillo, Fabrizio Bosso, Alfredo Paxaon, Martin Bruhn, Carlos Buschini, Michele Ascolese, Babara Casini, Fabio Concato. 

Nel pomeriggio, alle 18, la suggestiva atmosfera dell'area archeologica di Museddu, nel territorio di Cheremule, accoglie le note del pianoforte di Gerardo Di Giusto, per un altro concerto “en solitaire”. Classe 1961, il pianista di Cordoba (già applaudito nei ranghi del Gaia Cuatro) parte da un forte legame con la tradizione argentina, dispiegandosi fino alle frontiere del jazz e della classica, per trascendere gli stili e tendere a una dimensione universale. Con questo spirito è nato il suo progetto più originale e personale, Camerata Ambigua, un quintetto per archi e piano: “La cambiada”, primo album della formazione, uscito nel 2004, ha ottenuto un grande successo di critica.

In serata, alle 21.30, a Sassari, l'ultimo appuntamento: la rassegna chiude i battenti in piazza Santa Caterina con Cordoba Reunion, quartetto tutto argentino che schiera il sassofonista Javier Girotto (già applaudito nei giorni scorsi a Time in Jazz in solo e in duo con Luciano Biondini), ancora Gerardo Di Giusto al pianoforte, reduce dalla sua esibizione pomeridiana a Cheremule, e una sezione ritmica che vede il bassista Carlos “el tero” Buschini (già con Gaia Cuatro a Berchidda e Sassari) affiancato da Minino Garay alle percussioni. Cordoba Reunion presenta musiche originali e tuttavia influenzate dal substrato della musica sudamericana per eccellenza: il tango, la zamba, la chacarera, la milonga e la chaya, qui mutuate attraverso la personale rivisitazione espressiva dei quattro membri del gruppo, le cui esperienze artistiche, seppur differenti, si sono spesso incrociate e incontrate.