'Hyperpartisanship'. Parla ai colleghi della stampa estera, il presidente della Repubblica, al Quirinale ma il messaggio è rivolto ancora una volta al mondo politico italico, pervaso da pulsioni centrifughe quando invece i festeggiamenti per i 150 anni dell'Unita' si sono dimostrati "al di sopra delle attese", proprio perché, dice Napolitano, le celebrazioni hanno coinvolto tutti, al di là di convinzioni e schieramenti politici.
Il presidente della stampa estera Tobias Piller ha sottolineato come nel nostro paese ogni tanto soffi un vento antieuropeista. Non è una questione solo italiana, avrebbe risposto Napolitano, aggiungendo come "ripiegarsi su se stessi è una cosa
grave, come grave è l'assenza di impegno per l'Europa. L'Ue deve saper giocare a tutto campo, deve essere un global player".
Quanto ai rapporti tra il potere politico e l'informazione, il capo dello Stato ha sottolineato come l'Italia sia un paese "complicato" da un punto di vista istituzionale e politico. Secondo quanto raccontato dai colleghi stranieri (l'udienza era a porte chiuse), Napolitano ha confrontano due fenomeni che stanno avendo luogo in questo periodo nel paese. Uno è, appunto, quello della politica gridata. L'altro, in contrasto, il successo dei festeggiamenti per i 150 anni dell'Unita' d'Italia.
"Penso che non ci sia per i politici italiani motivo di ingelosirsi, perché viaggiamo su pianeti diversi, non ci sono comparazioni possibili, che non siano invece arbitrarie", ha detto ancora il presidente della Repubblica a chi gli chideva del contrasto fra la sua popolarità e il discredito della classe politica. Napolitano ha ricordato che
il compito del capo dello stato è quello di "rappresentare l'unità nazionale" ed è "completamente diverso da quello dei leader politici".