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Salute mentale – Asl Sassari. “In via amendola spazi più ampi e sufficienti per accogliere l’utenza, maggiore vicinanza tra il servizio di assistenza e gli uffici amministrativi e direttivi e contiguità con servizi accessori”.

La direzione aziendale dell'Asl di Sassari, per quanto riguarda la nuova sistemazione del Dipartimento di Salute mentale (Dsm) e del Centro di salute mentale (Csm), trasferiti a novembre in via Amendola, rispettivamente il primo proveniente da via Rizzeddu e il secondo da Via Zanfarino, dopo le notizie apparse sulla stampa e relative alla mozione presentata in Consiglio comunale a Sassari sulla salute mentale, hanno affermato: "Spazi più ampi e sufficienti per accogliere l’utenza, maggiore vicinanza tra il servizio di assistenza e gli uffici amministrativi e direttivi. E ancora, contiguità con servizi accessori e di assistenza a carattere generale. Soprattutto nessun disagio per l’utenza, che trova nell’ubicazione della nuova struttura una migliore possibilità di accesso".

 

"Parlare di disagio dell'utenza per lo spostamento del servizio del Dipartimento di salute mentale dalla palazzina H di Rizzeddu a Via Amendola – affermano gli attuali vertici aziendali, facendo riferimento alla mozione presentata al Consiglio comunale di Sassari – ci sembra infondato. Questo perché in quell’edificio era ubicata la sola direzione del Dipartimento con uffici amministrativi e dove non è mai stata fatta attività clinica".

 

La direzione aziendale, già al momento del trasferimento dei servizi a novembre, aveva spiegato le motivazioni dello spostamento: "La scelta del trasferimento del Csm si spiega con la necessità di rinunciare alla sede di Via Zanfarino per motivi di ordine economico e logistico: quei locali in locazione sono stati giudicati dagli stessi operatori non rispondenti agli standard di legge. Inoltre, la stessa legge 833 del 1978 (legge Basaglia) stabilisce che “la tutela della salute mentale” deve essere attuata “privilegiando il momento preventivo e inserendo i servizi psichiatrici nei servizi sanitari generali, in modo da eliminare ogni forma di discriminazione e di segregazione".

 

In via Amendola vengono centralizzati gli ambulatori del Servizio Antidiabetico e sarà aperto uno sportello nutrizionistico di cui per primi potranno avvantaggiarsi gli utenti del CSM, per contrastare le sindromi dismetaboliche correlate all’utilizzo dei neurolettici atipici necessari per la terapia dei disturbi psicotici gravi. Di recente nella struttura è stato trasferito anche il settore dell’Assistenza protesica, prima ubicato a San Camillo. La centralità della sede di via Amendola consente, inoltre, un facile accesso con i mezzi pubblici ed evita la marginalizzazione in aree più periferiche.

 

La scelta di collocare nell’area di Rizzeddu l’intero Dipartimento di Prevenzione, stando alle dichiarazione della direzione Asl, favorirebbe l'integrazione tra le sue varie articolazioni. Inoltre, agevola l'accesso dell'utenza che fa riferimento ai sei servizi del Dipartimento: Igiene pubblica, Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spresal), Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian), Sanità animale, Igiene degli allevamenti e delle produzioni animali, Igiene degli alimenti di origine animale. Quindi ancora medicina legale e patenti, ispettorato micologico e ufficio informativo. Secondo i dati forniti dalla direzione del Dipartimento della prevenzione, si registra un'affluenza media giornaliera di 230 utenti, per una media mensile di 4600, quindi su base annua oltre 55mila accessi.

 

Per quanto riguarda il numero degli operatori la direzione della Asl già a novembre aveva fatto presente di essere "consapevole della non rispondenza del numero di operatori agli standard di legge". Perciò la direzione, in accordo con il responsabile del Dsm, aveva presentato "all’assessorato regionale alla Sanità una proposta di riassetto nella quale si prospetta l’organizzazione di un’Area di neuroscienze e della salute mentale con attivazione di nuove strutture e potenziamento del numero di operatori".

 

"Un chiarimento infine sul museo della memoria e l’archivio storico: Entrambi rimarranno all’interno della palazzina H – afferma la direzione – ed è nostra intenzione renderlo fruibile come invece non lo è stato prima. Questo anche grazie ad un progetto mirato a valorizzare il patrimonio storico e archivistico, con il contributo della Soprintendenza". Com.