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L’incontro a Mar-a-Lago. Trump: “Ottimi progressi, resta irrisolta la questione Donbas”. Il Presidente Usa: tra poche settimane sapremo se può finire il conflitto. Zelensky: con gli europei a gennaio nuovo incontro con Trump.

Cagliari 29 Dic 2025 - Il punto nodale della proposta di pace in 20 punti portata da Volodymyr Zelensky a Mar-a-Lago per discuterne con Donald Trump, sono le garanzie di sicurezza future in stile articolo 5 della Nato per scoraggiare qualsiasi futura aggressione russa, e che l'Ucraina mantenga le sue forze armate all'attuale livello di 800.000 uomini.

Zelensky chiede anche una data precisa per l'adesione dell'Ucraina all'Ue e, per quanto riguarda la questione particolarmente delicata e complessa delle concessioni territoriali, la proposta prevede che i combattimenti nel Donetsk vengano congelati sulle attuali linee del fronte, con le forze ucraine e russe che si ritirerebbero per creare una zona cuscinetto neutrale e demilitarizzata, supervisionata da forze internazionali.

Il piano prevede anche 800 miliardi di dollari di aiuti per ricostruire le infrastrutture e l'economia ucraina del dopoguerra. Verrebbero inoltre intensificati i colloqui con gli Stati Uniti su un accordo di libero scambio. Zelensky propone che l'Ucraina divida con gli Stati Uniti il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalla Russia, con l'Ucraina che manterrebbe metà dell'energia e gli Stati Uniti che ne distribuirebbe l'altra metà a loro piacimento.

L’inossidabile amicizia tra Ucraina e Regno Unito non viene mai meno. Si potrebbe dire che ormai gli inglesi e ucraini sono amici fraterni e i primi schierati sempre con la nazione aggredita dal criminale di guerra Russo. Infatti, il primo ministro britannico Keir Starmer è pronto a sostenere lo slancio dei colloqui di pace in Ucraina e lo ha ribadito durante il suo colloquio con Donald Trump, Volodymyr Zelensky e i leader europei. Un portavoce di Downing Street ha dichiarato che la discussione si è concentrata "sugli sforzi in corso per garantire una pace giusta e duratura in Ucraina", con i leader che hanno "elogiato il presidente Trump per i progressi compiuti finora" e "hanno sottolineato l'importanza di solide garanzie di sicurezza e ribadito l'urgenza di porre fine a questa barbara guerra il prima possibile".

Alla domanda se sia stato raggiunto un accordo sulla zona di libero scambio nel Donbass, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha risposto che la questione resta ancora "irrisolta, ma ci stiamo avvicinando molto". “È una questione molto difficile, ma credo che riusciremo a risolverla", ha aggiunto.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso che la questione territoriale resta "difficile" al termine dell'incontro con il presidente statunitense Donald Trump, tenutosi a Mar-a-Lago, in Florida. "Conoscete la nostra posizione: dobbiamo rispettare la nostra legge e il nostro popolo. Rispettiamo il territorio che controlliamo", ha dichiarato Zelensky ai giornalisti.
Il leader ucraino ha ribadito che ogni decisione sul territorio dovrà essere presa dal popolo ucraino: "Possiamo tenere un referendum su qualsiasi aspetto di questo piano. È la nostra società che deve scegliere, perché è la loro terra, la terra della nostra nazione da molte generazioni".
Zelensky ha inoltre aggiunto che su circa il 90% del documento è già stato raggiunto un accordo. "Sulle garanzie di sicurezza e sulla dimensione militare siamo d'accordo al 100%", ha precisato, definendo le garanzie di sicurezza "una tappa fondamentale per una pace duratura".

Donald Trump ha scherzato con Volodymyr Zelensky. "Dopo aver visto quanto è bella Mar-a-Lago potrebbe non voler tornare alla Casa Bianca", ha detto il presidente. Zelensky ha sorriso e ha risposto che gli piacerebbe tornare alla Casa Bianca.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin starebbe "lavorando con l'Ucraina" per riaprire la centrale nucleare di Zaporizhzhia, sotto controllo russo dall'inizio della guerra.
Rispondendo alle domande dei media al termine dell'incontro con Volodymyr Zelensky, Trump ha dichiarato che Putin "è stato molto corretto da questo punto di vista" e "vuole vedere l'impianto riaperto". Trump ha inoltre aggiunto che il leader del Cremlino "non ha colpito la centrale con missili".

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato una riunione degli alleati chiave di Kiev a Parigi all'inizio di gennaio sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina nell'ambito di un accordo di pace con la Russia. "Riuniremo i paesi della Coalizione dei volenterosi a Parigi all'inizio di gennaio per finalizzare i contributi concreti di ciascuno", ha scritto su X Macron, che in precedenza aveva avuto uno scambio con i suoi omologhi ucraino Volodymyr Zelensky e americano Donald Trump, insieme a molti altri leader europei. "Stiamo facendo progressi sulle garanzie di sicurezza che saranno fondamentali per costruire una pace giusta e duratura", ha affermato il leader francese, che ha anche incontrato Zelensky in privato. L'annuncio arriva dopo che Zelensky e Trump si sono incontrati domenica nella residenza del presidente americano in Florida, con quest'ultimo che si è mostrato decisamente ottimista, anche se evasivo, su una prossima risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina.

"Dobbiamo rispettare la nostra terra, il nostro popolo e il territorio che controlliamo". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell'incontro con la stampa insieme a Donald Trump dopo l'incontro a Mar-a-Lago. Il nostro atteggiamento nei confronti del Donbass è "molto chiaro", l'Ucraina ha "una posizione diversa dalla Russia", ha aggiunto.

Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di poter ricorrere al referendum ma anche no, per approvare il piano di pace presentato da Donald Turmp. "Ho detto" ha spiegato "che possiamo fare il referendum, o possiamo non farlo. E' uno degli strumenti chiave che possiamo usare, intendo questa possibilità del Parlamento di votare secondo la legge oppure di ricorrere a un referendum". "Non importa" ha aggiunto "se io sia coinvolto in questo referendum. La nostra società deve scegliere perché la terra appartiene a loro, non a solo una persona ma a molte generazioni". Su questa soluzione, anticipata dallo stesso Zelensky ai media americani, Washington appare non compatta, anche perché la condizione per indire i referendum, posta da Zelensky, sarebbe quella di far accettare alla Russia almeno sessanta giorni di tregua.

"Abbiamo avuto una chiamata di un'ora con il presidente americano Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e diversi leader europei per discutere del loro incontro odierno sui negoziati di pace. Ci sono stati buoni progressi, che abbiamo accolto con favore". Cosi' su 'X' la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del vertice tra Trump e Zekensky in Florida. "L'Europa - ha proseguito - è pronta a continuare a collaborare con l'Ucraina e gli Stati Uniti per consolidare questi progressi. Fondamentale per questo sforzo è avere garanzie di sicurezza ferree fin dal primo giorno". 

Soddisfatta anche Meloni dei colloqui tra Trump e Zelensky: passi avanti per la sicurezza ora tocca a mosca dimostrarsi responsabile. Poi la premier torna a chiedere coesione tra i partner.

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