Ozieri (SS), 25 Dic 2025 - Nei giorni scorsi, a seguito del tentato omicidio avvenuto nella serata del 21 dicembre a Pattada (SS), ai dannii di un allevatore 55enne del posto, i Carabinieri della Compagnia di Ozieri, cittadina della provincia di Sassari, hanno avviato una complessa attività info-investigativa che ha consentito di raccogliere elementi di assoluto valore probatorio in ordine all’esatta ricostruzione dell’evento criminoso e ad acquisire in breve tempo, compromettenti indizi di colpevolezza nei confronti di un giovane compaesano resosi irreperibile dopo il verificarsi del grave fatto di sangue. I successivi atti di indagine svolti sono stati dunque finalizzati alla ricerca e all’individuazione di un 26enne pattadese, il quale aveva già nel recente passato avuto dei contrasti con la vittima.
La pressante attività di ricerca ha consentito ai militari ozieresi, coadiuvati, per le attività tecniche di rilevamento e repertamento, dai militari specializzati della Squadra rilievi del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Sassari, prima di localizzare, all’interno del garage riconducibile alla famiglia del ricercato, il veicolo da questi utilizzato per compiere l’agguato che presentava chiari elementi di attinenza con i fatti oggetto di indagine; data la presenza del lunotto posteriore parzialmente infranto, compatibile con la testimonianza sulla dinamica raccolta dalla vittima che aveva raccontato appunto di essere stato attinto da colpi di fucile da parte di un soggetto che aveva sparato dal cassone di un fuoristrada che lo precedeva e per la presenza inoltre di alcune cartucce calibro 12 inesplose recuperate all’interno del mezzo in fase di repertamento.
Successivamente, la pressante manovra investigativa posta in essere, ha permesso inoltre ai militari del N.O.R.M. di Ozieri (SS) che, nel frattempo avevano ristretto le ricerche ad una più o meno estesa porzione di territorio boschivo al confine tra i comuni di Pattada (SS) e di Osidda (NU), di isolare completamente il fuggitivo che, privato ormai di ogni forma di assistenza materiale e logistica, ha ceduto alla forte pressione venendo infine allo scoperto.
il ragazzo, immediatamente sottoposto a fermo di indiziato di reato, si è mostrato comunque pentito del grave gesto compiuto due sere prima e collaborando con i militari dell’Arma ha infine rivelato l’ubicazione del nascondiglio del fucile che aveva utilizzato per colpire il proprio compaesano.
Rinvenuta e sequestrata anche l’arma, il fermato, su disposizione del PM titolare dell’indagine, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Nuoro in attesa del rito della convalida.









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