Kiev, 17 Dic 2025 - Forti esplosioni un per attacco con droni sono state avvertite nella tarda serata di ieri a Kiev. Lo riferisce Rbc Ucraina, citando l'amministrazione militare della capitale, secondo cui dopo l'allarme è entrata in azione la difesa aerea. "Le forze di difesa aerea stanno lavorando per eliminare la minaccia nei cieli della capitale. Rimanete nei rifugi fino al segnale ufficiale di cessazione dell'allarme", ha affermato l'amministrazione.
L'amministrazione militare regionale di Kiev ha riferito che anche vicino Vyshgorod, nei pressi di Kiev, sarebbero in azione droni russi.
Ed anche da parte ucraina arriva una buona risposta: esplosioni si sarebbero verificate in una raffineria di petrolio della città russa di Slavyansk-on-Kuban (nella regione di Krasnodar) durante un attacco condotto con droni dall'Ucraina. Lo riporta il Kyiv independent, citando il canale Telegram Exilenova+.
Kiev non ha ancora commentato l'attacco, tuttavia - ricorda Kyiv independent - le forze ucraine colpiscono regolarmente le infrastrutture militari ed energetiche russe nel tentativo di ridurre la potenza militare di Mosca.
"Non sottoscriveremo, accetteremo o saremo nemmeno soddisfatti di alcuna presenza di truppe Nato sul territorio ucraino". Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov sottolineando in un'intervista a Abc News che Mosca non accetterà militari dell'Alleanza su suolo ucraino anche se fossero parte di una garanzia di sicurezza o come membri della Coalizione dei Volenterosi. Ryabkov ha poi ribadito che la Russia non ha intenzione di fare concessioni su Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson e Crimea: "Non possiamo assolutamente scendere a compromessi su di esse". In ogni caso, il viceministro ha mostrato ottimismo affermando che le parti sono "sul punto" di raggiungere una soluzione diplomatica. E da questa dichiarazione si nota l’arroganza di questa dittatura che vuole imporre cosa fare in una altra nazione democratica e indipedente.
Anche il dittatore russo e criminale di guerra ricercato in oltre 130 paesi al mondo come criminale di guerra afferma che la partecipazione degli europei ai negoziati in corso sul piano americano per l'Ucraina "non promette nulla di buono", pur dichiarando di non essere ancora stato informato dei risultati degli ultimi colloqui a Berlino. "La partecipazione degli europei, in termini di accettabilità (dell'accordo da parte di Mosca), non promette nulla di buono", ha dichiarato il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, citato dalle agenzie di stampa russe.
L'uso degli asset russi congelati "richiede una maggioranza qualificata dei 27 ed è sostenuto dalla maggioranza dei 27. E' quindi l'unica soluzione sulla quale si può lavorare al Consiglio europeo". Lo spiegano all'agenzia Ansa fonti Ue in vista della riunione di giovedì 18 dicembre.
La convenzione che istituisce la commissione internazionale per i risarcimenti dei danni di guerra in Ucraina è stata firmata all'Aja da 34 Paesi e dall'Unione europea. Lo rende noto il Consiglio d'Europa al termine della cerimonia di firma, confermando le previsioni della vigilia. Hanno aderito: Andorra, Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Repubblica di Moldavia, Romania, San Marino, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina e Regno Unito. Si tratta di uno dei livelli d'adesione più alti mai registrati per un trattato del Consiglio d'Europa - 228 finora - nei suoi 76 anni di storia.
Il Parlamento europeo ha approvato una parte del piano ReArm Eu. La legislazione adottata in via definitiva con 519 voti a favore, 119 contrari e 25 astensioni e già concordata con il Consiglio, consentirà di destinare maggiori fondi dell’UE agli investimenti legati alla difesa, modificando i criteri di finanziamento di programmi UE esistenti, fra i quali la Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP), Horizon Europe, il Fondo europeo per la difesa, il programma Europa digitale e il Meccanismo per collegare l’Europa (CEF). Nel corso dei negoziati con il Consiglio sul testo legislativo, il Parlamento ha ampliato il campo di applicazione delle misure includendo l’obiettivo di rafforzare la resilienza di fronte agli attacchi ibridi in corso e alle ingerenze straniere. I deputati hanno inoltre ottenuto un maggiore supporto per l’industria della difesa ucraina, assicurando la partecipazione del paese al Fondo europeo per la difesa. Le modifiche principali. Il programma di ricerca Horizon Europe sosterrà applicazioni civili con potenziali applicazioni militari (dual use). Le “tecnologie della difesa” saranno aggiunte come quarto settore strategico della Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP), con il sostegno che sarà esteso alle piccole e medie imprese, comprese le start-up e le piccole imprese a media capitalizzazione (small mid-cap entreprise, in inglese), che altrimenti faticherebbero ad accedere ai finanziamenti. La legislazione consentirà inoltre il finanziamento da parte dell'UE di infrastrutture di trasporto a duplice uso nell'ambito del meccanismo per collegare l'Europa (CEF), compresi i corridoi di mobilità militare, per i quali la Commissione potrà stabilire condizioni relative al paese di origine delle attrezzature, dei beni, delle forniture o dei servizi da utilizzare.












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