Roma, 5 Dic 2025 - L’assessora degli Affari generali, personale e riforma con delega all’Innovazione e Sicurezza IT della Regione Sardegna, Mariaelena Motzo, ha partecipato ieri a Roma all’appuntamento nazionale “Infratel incontra le Regioni”, un momento di confronto strategico tra Governo, Regioni e Infratel Italia dedicato allo sviluppo delle telecomunicazioni e del digitale.
L’incontro, ospitato nella Sala Marconi e aperto dai saluti istituzionali del presidente di Infratel, Alfredo Becchetti, e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha messo in luce le principali direttrici di lavoro sui progetti infrastrutturali in corso: dalla banda ultralarga alle reti mobili 5G, dal sistema informativo nazionale delle infrastrutture fisiche alla fibra ottica di nuova generazione, fino al nuovo percorso del Consorzio Regioni che punta a rafforzare la collaborazione interterritoriale. Grande rilievo per gli interventi "Piano Sanità connessa" e "Scuola Connessa", che mirano a garantire connettività veloce e ultra veloce per le strutture ospedaliere, strutture di ricovero, ambulatori e strutture riabilitative, e dare alle scuole supporto logistico-tecnico insieme alla connettività con la banda ultralarga.
“La Sardegna sta affrontando la sfida dell’innovazione con un approccio chiaro: costruire infrastrutture che non siano solo tecnologiche, ma civili. Senza connessione non c’è piena cittadinanza, non c’è attrattività dei territori, non c’è futuro per i nostri paesi marginali”, ha dichiarato l’Assessora Motzo al termine della sessione plenaria. «La collaborazione con Infratel rappresenta un elemento fondamentale per colmare il digital divide e rendere la connettività un diritto reale per imprese, scuole, servizi pubblici e comunità locali» ha aggiunto.
Il confronto romano dà continuità e respiro nazionale all’incontro che si è tenuto a Cagliari lo scorso settembre, quando Infratel aveva illustrato a sindaci e amministratori lo stato della Rete Telematica Regionale, una dorsale di 2400 chilometri di fibra con 742 sedi pubbliche collegate. L’obiettivo perseguito dal lavoro sinergico con la Regione è la garanzia di una “pari cittadinanza digitale” a cittadine e cittadini dell’Isola, rendendo possibile studiare, lavorare, fare impresa o accedere alla sanità digitale anche nei territori più marginali.
Particolare attenzione è stata date alle isole: nel corso della giornata, infatti, è stato presentato il Piano Isole Minori che punta a garantire connessione e servizio nelle "isole nell'isola": nel caso della Sardegna, relativo ad Asinara, San Pietro e La Maddalena.
Durante la giornata sono poi stati approfonditi i programmi nazionali in corso di attuazione nell’ambito del PNRR e dei piani di infrastrutturazione: interventi che puntano a velocizzare l’adozione della connettività ultraveloce, a migliorare la qualità dei servizi digitali e a uniformare gli standard di accesso in tutte le regioni. Le presentazioni dedicate alla banda ultralarga, alla diffusione del 5G, alla mappatura delle reti e al rafforzamento dei servizi di committenza hanno offerto un quadro aggiornata delle sfide nazionali e delle opportunità per le amministrazioni regionali.
«La Sardegna vuole essere parte attiva nella definizione delle nuove politiche per il digitale - ha proseguito Motzo -. La transizione digitale non è un fatto tecnico, è un progetto sociale. Significa permettere a un’impresa di Giba, a un giovane di Seui o a un medico di Baradili di avere gli stessi strumenti di qualunque altra area d’Italia. È per questo che continuiamo a investire sulla collaborazione con Infratel e guardiamo con attenzione al nuovo Consorzio Regioni, che potrà aiutare a rendere più omogenei e più veloci gli interventi nei territori».
L’incontro si è chiuso con un confronto operativo sulle tappe future dei programmi nazionali e sugli strumenti necessari per completare la transizione digitale del Paese: un momento di importante confronto con gli assessori provenienti da tutta Italia per poter tracciare un bilancio e condividere le best practice. Com







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