Cagliari, 4 Dic 2025- Casa Angioni, a Quartucciu, compie trent'anni, e per festeggiare degnamente la ricorrenza di quella che i più conoscono come la DomusArt, spazio di riferimento non solo per la vita culturale della cittadina ma anche per l'hinterland cagliaritano, il Comune con il coordinamento della cooperativa Forma e Poesia nel Jazz e la collaborazione della Pro Loco Quartucciu, hanno allestito un programma di attività e iniziative varie per questa fine di settimana.
"Casa Angioni, 30 anni di storia, arte e cultura" è il titolo della manifestazione che da domani (venerdì 5) a domenica (7 dicembre), andrà in scena nella "domus" campidanese in via Neghelli: una tre giorni di incontri e spettacoli in quello che è uno dei principali poli culturali della città, unendo la memoria storica dell'architettura campidanese con la vitalità degli eventi contemporanei; uno spazio che ha visto e vede passare tanti artisti sia della scena locale nazionale che internazionali, eventi culturali, di tradizione e folcloristici; un esempio di come il patrimonio edilizio tradizionale possa essere recuperato e valorizzato per la comunità.
Si comincia domani (venerdì) alle 18.30 con l'apertura di una mostra fotografica e un convegno sotto il titolo esplicito "Casa Angioni ieri e oggi": moderati da Ottavio Nieddu, interverranno il sindaco di Quartucciu dell'epoca, Giorgio Abis, con l'allora assessore ai lavori pubblici Tonino Durzu, l'attuale primo cittadino Pietro Pisu e l'assessora alla cultura Elisabetta Contini; attesi all'incontro anche Maria Grazia Angioni, una degli eredi di Casa Angioni, e l'ingegnere Sandro Balestrieri, che è stato progettista e direttore dei lavori del recupero edilizio e della ristrutturazione della "domus".
A seguire, alle 19.30, musica con "Amaius", un collaudato concerto che vede in scena Elena Ledda, grande protagonista del canto della Sardegna, affiancata dalla voce di Simonetta Soro, dal liuto cantabile e la mandola di Mauro Palmas, con Marco Argiolas al clarinetto, Marcello Peghin alla chitarra e Silvano Lobina al basso. Un lavoro di grande intensità dove l'antico e il nuovo si fondono in continuazione, un viaggio poetico nel quale Elena Ledda, con la forza espressiva della sua voce, versatile e potente, canta storie struggenti ed evocative che raccontano l'amore dell'artista per la sua terra. Scritto in lingua sarda da Maria Gabriela Ledda, "Amaius" prosegue il lavoro di riproposizione di temi universali – la nascita, la crescita, il lavoro, la sacralità - fortemente legati alla tradizione, sviluppandoli nella dimensione della contemporaneità. Storie di vita quotidiana, sogni e desideri di uomini e donne, raccontati con il canto e le letture di Elena Ledda e Simonetta Soro accompagnati da musiche originali influenzate da atmosfere jazz e mediterranee, alternate a cadenze ora malinconiche, ora amare, ora dolci e vitali, esaltate da preziosi arrangiamenti. E in occasione di un altro trentennale che ricorre in questo 2025, quello della scomparsa di Sergio Atzeni, il concerto proporrà anche uno speciale omaggio allo scrittore sardo.
Sabato (6 dicembre) il primo appuntamento in agenda, alle 18.30, è dedicato a uno storico gruppo teatrale sardo: "Teatro Olata, tra identità culturale e impegno sociale", recita il titolo della conversazione dei fratelli Dino e Giorgio Pinna, attori della compagnia fondata a Quartucciu nel 1976, con Salvatore Vargiu, classe 1933, autore e regista di decine di spettacoli del Teatro Olata.
La serata di sabato continuerà alle 19.30 con "CicAttrici", uno spettacolo/concerto con Rossella Faa e Manuela Loddo che intreccia musica e teatro trasportando lo spettatore in uno sdoppiamento dello spettacolo; due "momenti narrativi" che viaggiando in parallelo, permettono di assistere contemporaneamente alla sua realizzazione spiando anche il lavoro dietro le quinte. Un fluido e ironico alternarsi tra momenti artistici e vita privata delle protagoniste, accompagna lo spettatore attraverso l'intero processo umano e artistico di questo spettacolo/concerto per la regia di Romano Usai.
Domenica (7 dicembre), alle 19.30, parte la festa finale con le musiche della gipsy jazz band Lamemour, un gruppo acustico nato dall'incontro di quattro musicisti del cagliaritano provenienti da esperienze diverse, accomunati dalla passione per il jazz manouche. La formazione, modulare dal trio al quintetto, propone un repertorio che rievoca atmosfere rétro e conduce il pubblico in un viaggio musicale tra swing americano e valse musette francese, mescolando virtuosismi chitarristici, ritmi incalzanti e melodie cantabili, in un intreccio fresco e coinvolgente che richiama la Parigi degli anni '30 e '50. Nel concerto, brani celebri di Django Reinhardt, leggendario chitarrista e inventore del jazz manouche, si alterano a chanson française degli anni Trenta e a standard jazz americani; ma non mancheranno incursioni più moderne, con brani riarrangiati e reinterpretati rigorosamente in chiave manouche, per un'esperienza musicale che unisce tradizione e contemporaneità.
E dopo il concerto, a suggellare la tre giorni per i trent'anni di Casa Angioni, degustazione di fregola sarda a cura della Pro Loco Quartucciu.
"Casa Angioni, 30 anni di storia, arte e cultura" fa parte dei progetti "Identità e Valore" e "Arrexinis", organizzati dall'Assessorato alla Cultura di Quartucciu e coordinati da Forma e Poesia nel Jazz con la collaborazione della Pro Loco. «Doveroso da parte mia organizzare questo evento in quello che è il polo principale e fucina di tanti appuntamenti culturali e di spettacolo» dichiara l'assessora comunale alla cultura Elisabetta Contini; «un confronto e un ringraziamento a chi mi ha preceduto e ha fatto sì che questo luogo di cultura fosse e continui a essere un centro di aggregazione per gli abitanti di Quartucciu e un punto di riferimento anche per hinterland e dintorni».
Tutti gli appuntamenti delle tre serate sono ad ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 3883899755. Com

Da domani a domenica a Quartucciu “Casa Angioni, 30 anni di storia, arte e cultura”, tre serate per celebrare uno spazio di riferimento per la vita culturale della cittadina e dell’hinterland cagliaritano.
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