Bruxelles, 4 Dic 2025 - Dopo gli interrogatori condotti dalla polizia federale delle Fiandre occidentali, sono stati rilasciati nella notte la rettrice del Collegio d'Europa Federica Mogherini, l'ex segretario generale del Seae (il Servizio europeo per l'azione esterna dell'Ue) Stefano Sannino e il dirigente del Collegio Cesare Zegretti, coinvolti nel presunto scandalo sui fondi per i giovani diplomatici europei. Lo rende noto la Procura Ue, alla guida delle indagini spiegando che il rilascio “non prevede condizioni”.
"Per quanto riguarda la procedura di istituzione dell'Accademia Diplomatica dell'Unione Europea, ieri ho chiarito la mia posizione con gli inquirenti che agiscono per conto della Procura Europea". Lo afferma in una nota la rettrice del Collegio d'Europa Federica Mogherini. "Nella sua lunga tradizione, l'Accademia ha sempre applicato e continuerà ad applicare i più elevati standard di integrità ed equità. Da tre anni, l'Accademia Diplomatica dell'Unione Europea offre ai suoi partecipanti la massima qualità di insegnamento e pratica. Ho piena fiducia nel sistema giudiziario e confido che la correttezza delle azioni dell'Accademia sarà accertata. Continuerò ovviamente a offrire la mia piena collaborazione alle autorità".
"L'interrogatorio è stata una lunga maratona, dalle 14 fino a mezzanotte. Sono stati forniti chiarimenti a 360 gradi, in modo più che esauriente, come richiesto legittimamente dagli inquirenti". Lo ha detto all'ANSA la legale di Federica Mogherini, Mariapaola Cherchi, sottolineando il clima "sereno" in cui si è svolto l'esame. "Mogherini è stata rilasciata senza condizioni. Ha chiesto più volte se dovesse limitare i suoi movimenti, ma le è stato sempre ribadito che non vi era alcuna restrizione, perché non ce n'era motivo. Questo - ha aggiunto - dovrebbe contribuire a calmare il polverone che finora è stato sollevato soprattutto da parte dei media".
Stefano Sannino ha annunciato che si ritirerà anticipatamente dal suo attuale incarico di direttore generale per il Medio Oriente, il Nord Africa e il Golfo, a seguito del suo coinvolgimento nell'indagine su un sospetto uso improprio di fondi Ue. Lo riporta Euractiv. Sannino ha affermato di non ritenere più "appropriato continuare" il suo ruolo. L'ambasciatore si dice "fiducioso" circa "il lavoro dei magistrati e che tutto verrà chiarito". Il ritiro avverrà a fine mese per tutelare il lavoro della direzione generale.
Mogherini, Sannino e Zegretti, coinvolti nell'indagine sul presunto scandalo legato all'uso improprio dei fondi destinati ai giovani diplomatici europei, risultano formalmente indagati e sono stati informati delle accuse a loro contestate. Lo comunica la Procura europea, precisando che le ipotesi riguardano frode e corruzione negli appalti, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale. L'Eppo aggiunge che le accuse notificate coincidono con quelle emerse ieri, quando i tre sono stati fermati e interrogati prima di essere rilasciati nella notte, nell'ambito dell'inchiesta in corso. I tre sono stati rilasciati perché "non ritenuti a rischio di fuga".
L’indagine riguarda sospetti di favoritismo e una possibile concorrenza sleale nell’assegnazione da parte del Seae al Collegio d’Europa di un programma di formazione di nove mesi destinato ai futuri diplomatici europei. I fatti contestati risalgono al periodo 2021-2022 e i presunti reati, secondo la procura europea, sono potenzialmente "frode nell’aggiudicazione degli appalti pubblici, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale".
"Il Collegio d'Europa è stato informato oggi delle azioni investigative intraprese dalla procura europea" con perquisizioni "presso la sede del nostro campus di Bruges" afferma in una nota l'istituto aggiungendo che "collaborerà pienamente con le autorità nell'interesse della trasparenza e del rispetto del processo investigativo. Il Collegio rimane impegnato a rispettare i più elevati standard di integrità, correttezza e conformità, sia in ambito accademico che amministrativo" e adotta "le misure necessarie per garantire la continuità" delle attività.
Il Collegio d'Europa è un istituto di istruzione superiore che forma numerosi funzionari pubblici europei. Gli inquirenti stanno cercando di stabilire "se il Collegio d'Europa o i suoi rappresentanti siano stati informati in anticipo dei criteri di selezione" nell'ambito della gara d'appalto indetta dal servizio diplomatico dell'UE per un programma di formazione.
La Procura europea (EPPO), istituita ufficialmente nel 2021, è un organismo indipendente dell'UE incaricato di contrastare le frodi ai danni dei fondi dell'Unione e qualsiasi altro reato che leda i suoi interessi finanziari (corruzione, riciclaggio di denaro, frode IVA transfrontaliera).
Questo organismo sovranazionale è responsabile di indagare, ma anche di perseguire e assicurare alla giustizia gli autori di tali reati, un potere senza precedenti che in precedenza non era detenuto dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf).
Prima di questa operazione di polizia, la Procura europea aveva chiesto la revoca dell'immunità di cui godevano diversi sospettati, richiesta che è stata concessa, ha sottolineato la Procura europea, senza però menzionare nomi o posizioni.
Un funzionario dell'UE ha confermato all'AFP che il servizio diplomatico di Bruxelles era uno degli obiettivi dell'operazione di polizia, per "attività risalenti a mandati precedenti", prima che Kaja Kallas assumesse l'incarico di Alto rappresentante per gli affari esteri alla fine del 2024.
L'affondo di Mosca con Zakharova: “Milioni di euro a Kiev attraverso i canali della corruzione”
L'Ue preferisce ignorare i propri problemi di corruzione, ma fa costantemente la predica agli altri. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova all'agenzia Tass in merito all'inchiesta che ha portato al fermo di Federica Mogherini. Zakharova ha affermato che nell' Ue milioni di euro fluiscono attraverso i "canali della corruzione" verso Kiev, e questo "va avanti da anni ed è sotto gli occhi di tutti".
"Quando qualcuno viene liberato, perché non c'è ragione di tenerlo detenuto, è sempre un fatto positivo. Io l'ho detto fin dal primo momento, sono garantista. Bisogna capire cosa sarà in grado di dimostrare l'accusa nei confronti di Federica Mogherini e Stefano Sannino. Una persona è innocente finché non è condannata definitivamente. Sono garantista per tutti, lo sono anche per Mogherini e Sannino, l'ho detto fin da ieri". Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa al suo arrivo alla ministeriale Esteri della Nato a Bruxelles, rispondendo a una domanda sulla nuova indagine che ha coinvolto il Seae e il Collegio d'Europa.
"Le notizie di ieri su Federica Mogherini mi avevano lasciato incredulo, avendola conosciuta come persona perbene e molto preparata, in tutti i ruoli svolti. Per questo certi titoli e articoli di alcuni giornali di oggi erano sconcertanti: condanna senza appello, gogna, demolizione preventiva. E sconcertanti anche perché in totale sintonia con le dichiarazioni - di pochi minuti dopo le notizie di ieri da Bruxelles - diffuse dalla portavoce di Putin e dal regime di Orban contro Mogherini e contro l'Europa. Ora che il fermo è stato revocato, mi auguro che il lavoro della magistratura contribuisca a fare chiarezza, a dissipare ogni ombra e ogni sciacallaggio". Così il senatore del Pd, Walter Verini.











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