Roma, 26 Nov 2025 - La scelta non è casuale, perché proprio oggi 25 novembre - Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Camera approva la nuova legge che introduce il come fattispecie giuridica a sé stante, che ha ottenuto il via libera del Senato lo scorso luglio. Hanno votato a favore 237 deputati, nessun contrario.
L'approvazione definitiva fa entrare nel codice penale l'articolo 577 bis, il delitto di femminicidio. Prevede l’ergastolo quando l’omicidio di una donna sia commesso per discriminazione di genere, odio o per reprimere la libertà della vittima.
“Sono molto soddisfatta dell’approvazione all’unanimità in Parlamento del disegno di legge del governo che introduce il reato di femminicidio. È un segnale importante di coesione della politica
contro la barbarie della violenza contro le donne. Aggiungiamo uno strumento in più a quelli che avevamo già previsto, dal rafforzamento del Codice rosso al raddoppio delle risorse per i centri antiviolenza e per le Case rifugio. Sono passi concreti che ovviamente non bastano. Dobbiamo continuare a fare ogni giorno di più per difendere la dignità e la libertà di ogni donna”. Così la premier Giorgia Meloni.
All'esame del Senato invece l'altra legge, quella sul libero consenso approvata all’unanimità dalla Camera: fulcro della riforma è l’introduzione del “consenso libero ed attuale”, senza il quale l’atto sessuale si configura come violenza.
E' l'articolo 609 bis che una volta modificato prevedrà il carcere da 6 a 12 anni per chi compia atti sessuali senza consenso.
Ma a palazzo Madama, in commissione Giustizia, la maggioranza ha chiesto un supplemento di indagine sul ddl, facendolo così saltare dal calendario dell’aula e facendo slittare l’approvazione. Per protesta le opposizioni hanno abbandonato la commissione Giustizia del Senato.
Il ddl sul consenso aveva ricevuto lo scorso luglio l'approvazione unanime da parte del Senato. Ed era frutto dell'incontro tra la segretaria dem e la premier su un tema delicato come quello della difesa delle donne.
La scorsa settimana la Camera aveva approvato la proposta di legge di modifica del Codice penale in materia di violenza sessuale: senza consenso è reato. "Abbiamo dimostrato che su questo tema fondamentale si può trovare un terreno comune tra maggioranza e opposizione per far fare passi in avanti al Paese", aveva scritto la leader dem sui social pubblicando una foto sua con la Meloni. Prima del voto a Montecitorio, una telefonata tra le due leader aveva definito l'ok al testo arrivato poi all'unanimità.












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