Kiev, 26 Nov 2025 - Una delegazione ucraina ha concordato con gli Stati Uniti i termini di un potenziale accordo di pace. Lo riferisce Abc citando un funzionario Usa. "Gli ucraini hanno accettato l'accordo di pace", ha affermato la fonte. "Ci sono alcuni dettagli minori da sistemare, ma hanno accettato un accordo di pace", ha aggiunto.
Il funzionario ha riferito ad Abc News che il segretario dell'esercito degli Stati Uniti Dan Driscoll ha tenuto lunedì colloqui segreti con una delegazione russa ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, per dare seguito ai colloqui di questo fine settimana con l'Ucraina a Ginevra, volti a far progredire il processo di pace in Ucraina.
"Lunedì sera e per tutta la giornata di martedì, il segretario Driscoll e il suo team hanno discusso con la delegazione russa per raggiungere una pace duratura in Ucraina", ha dichiarato oggi il tenente colonnello Jeffrey Tolbert, portavoce dell'esercito statunitense. "I colloqui stanno procedendo bene e rimaniamo ottimisti. Il segretario Driscoll è in stretto contatto con la Casa Bianca e le agenzie statunitensi man mano che i colloqui procedono", ha aggiunto. Né l'Ucraina né la Russia hanno confermato ufficialmente la presenza delle loro delegazioni ad Abu Dhabi.
Donald Trump ha dichiarato che il piano iniziale di ventotto punti per porre fine al conflitto in Ucraina era solamente una bozza, aggiungendo che, in seguito alle modifiche apportate, Kiev si è detta contenta. A suo dire, anche i russi stanno facendo delle concessioni (povero illuso. Il criminale di guerra russo Trump se lo rigira come un calzino vecchio) per arrivare alla fine del conflitto: "Beh, stanno facendo delle concessioni. La loro grande concessione è che smettono di combattere e non conquistano più territori", ha detto Trump.
Gli Stati Uniti e l'Ucraina, a seguito dei colloqui di Ginevra, hanno redatto un nuovo accordo di pace in 19 punti: lo ha riferito al Financial Times il primo viceministro degli Esteri ucraino Sergiy Kyslytsya. È stato “un incontro intenso ma produttivo”, ha spiegato, e la nuova bozza ha generato “ottimismo” in entrambe le parti. Le questioni più controverse, a partire da quelle territoriali, sono state “messe tra parentesi” lasciando la decisione finale a Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Gli ucraini hanno affermato di "non avere il mandato" per prendere decisioni sulla cessione di territori come suggerito nella bozza originale, che secondo la loro Costituzione richiederebbe un referendum nazionale.
"Della versione originale è rimasto ben poco", ha affermato Kyslytsya, "abbiamo sviluppato una solida base di convergenza e alcuni punti su cui possiamo scendere a compromessi", ha affermato. "Il resto richiederà decisioni da parte della leadership". Ora la bozza arriverà sulle scrivanie dei due presidenti a Washington e Kiev,
Ciascuna delle parti riporterà ora le ultime bozze di lavoro a Washington e Kiev per informare i rispettivi presidenti. L'amministrazione Trump dovrebbe poi contattare Mosca per cercare di portare avanti i colloqui, ha affermato.
"Le prime ore sono state davvero…", ha raccontato Kyslytsya, facendo una pausa di alcuni secondi, "... appese a un filo". Ci sono volute quasi due ore di colloqui tra Yermak e Rubio per abbassare la tensione e tornare in carreggiata". Il viceministro invita comunque alla cautela: "Non eravamo seduti nella sede centrale di Netflix a scrivere sceneggiature che sarebbero state candidate agli Oscar", ha affermato. "Non dovremmo lasciarci guidare dall'entusiasmo o dal clamore, ma dalla responsabilità e dalla complessità delle questioni".
Bloomberg ha rivelato il contenuto di una conversazione telefonica del 14 ottobre tra Steve Witkoff, (l’uomo, come l’instabile presidente americano, che ammira il dittatore sanguinario russo e nutre poco rispetto per gli eroici soldati ucraini che con poche forze e armi hanno bloccato la cosiddetta avanzata trionfale del criminale di guerra russo, ricercato in oltre 130 paesi dove se mette piede sarà arrestato e speriamo al più presto) inviato speciale di Donald Trump, e Yuri Ushakov, consigliere di Vladimir Putin. Durante la chiamata, Witkoff, che ha espresso profondo rispetto per Putin e la convinzione che la Russia abbia sempre voluto la pace, ha consigliato a Ushakov di lusingare Trump per il cessate il fuoco di Gaza e di proporre un piano di pace per l'Ucraina sul quel modello, assicurando di avere ampia discrezionalità da parte del presidente degli Stati Uniti.
Questa conversazione è considerata come la genesi della proposta di pace iniziale di Trump in ventotto punti, favorevole a Mosca. La proposta è stata successivamente modificata in una versione ritenuta migliore da Kiev, che Witkoff potrebbe discutere nei prossimi giorni con Putin a Mosca.
Dopo questa fuga di notizie, Trump ha minimizzato la registrazione definendola una "tattica negoziale standard" e ha respinto le preoccupazioni sul fatto che Witkoff fosse filo-russo, ribadendo che l'Ucraina deve arrivare a compromessi: "Guardate, questa guerra potrebbe durare anni. La Russia ha molti più uomini e soldati, quindi penso che l'Ucraina debba raggiungere un accordo".
Quando un popolo e il loro dittatore sono dediti alla menzogna. Ancora negano di una trattava in corso nonostante il consigliere particolare di Putin sia a Abu Dhabi e tratta con americani. Infatti, gli Usa non hanno condiviso con la Russia alcun nuovo piano in 19 punti, che, secondo notizie dei media sarebbe stato messo a punto tra l'Ucraina e gli Stati Uniti. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
"No, non sappiamo di cosa stiate parlando", ha risposto il portavoce, citato da Interfax, a una domanda dei giornalisti in merito. "È impossibile - ha aggiunto Peskov - commentare ogni notizia dei media in questo momento. Descriverei la situazione attuale come un delirio informativo. Vengono pubblicate un sacco di dichiarazioni e dati contraddittori".
E in questo senso arriva la conferma della presenza dei russi dal segretario dell'Esercito americano Dan Driscoll, che ha dichiarato di aver incontrato funzionari russi ad Abu Dhabi per discutere del piano proposto da Washington per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha riferito un funzionario statunitense alla Cnn spiegando che Driscoll avrà altri incontri anche oggi.
Non è chiaro chi faccia parte della delegazione russa, ma Driscoll è il rappresentante maggiore della delegazione americana, escludendo i diplomatici, ha aggiunto il funzionario. Gli incontri hanno lo scopo di gettare le basi per impegni futuri di livello superiore, ha proseguito il funzionario alla Cnn.











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