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Il Comando Provinciale Carabinieri di Oristano ha partecipato alla campagna contro la violenza sulle donne.

Oristano, 25 Nov 205 - In occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” – Orange The World, il Comando Provinciale Carabinieri di Oristano ha partecipato alla campagna di comunicazione e responsabilizzazione organizzata dal Comando Generale dell’Arma, che mira a rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul delicato tema. Gli Ufficiali, i C.ti di Stazione e i militari qualificati professionalmente nel contrasto alla “Violenza di Genere” hanno inoltre partecipato alle iniziative tenutesi in Città e in Provincia in collaborazione con gli attori Istituzionali facenti parte della “Rete Antiviolenza” (Associazioni, Centri di Ascolto, Servizi Sociali Comunali, Esperti sanitari, ecc.).

Ad Oristano il primo evento sé e svolto presso la sede dell’“Hospitalis Sancti Antoni” dove, organizzato dal comune di Oristano- settore servizi alla persona e cittadinanza, si è tenuto in Seminario denominato “Parola, Legalità, Difesa, Voci Libere, Vite Protette: Contro Ogni Forma Di Violenza”. Nel pomeriggio i Carabinieri sono inoltre intervenuti presso il Centro Antiviolenza Donna Eleonora, nell’incontro denominato “Orange The World - Libere Di Dire No!, tenutosi presso la Sede di via Garibaldi, n.13. Presenti inoltre anche nei vari Comuni della Provincia i Carabinieri hanno partecipato all’incontro organizzato dal Comune di Santa Giusta (Or)- assessorato ai servizi sociali-, denominato “Incontro Per Potenziare La Rete Antiviolenza Nei Confronti Delle Donne”, tenutosi presso la sala “Open Space” di Santa Giusta (OR) e a quello organizzato dal Comune di Ghilarza (OR) , denominato “Giornata Internazionale Per L’eliminazione della Violenza Contro le Donne”, tenutosi presso la Torre Aragonese di Ghilarza (OR). Le numerose iniziative a cui l’Arma Provinciale ha partecipato oggi si sono incentrate sulla risposta che l’Istituzione fornisce ai fenomeni di violenza, a partire dalla prima accoglienza ed ascolto in Caserma grazie anche alla creazione delle “Stanze protette”. Ricorre infatti il secondo anniversario dall’inaugurazione del progetto una 'Stanza tutta per sé' realizzata all’interno della Caserma “Renzo Lampis M.A.V.M.” di via Loffredo, nell'ambito della proficua collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e Soroptimist Italia, avviata a partire dal 2015 con il progetto riguardante l’allestimento, all’interno delle caserme, di locali idonei all’ascolto protetto di donne che hanno subito violenza nonché di altre vittime vulnerabili. L’utilizzo di questo spazio si incardina nella strategia generale di assistenza alle vittime di violenza. E' parte integrante delle operazioni dell'Arma infatti accogliere chi ha bisogno di aiuto in ambienti dedicati e protetti, ascoltare in modo empatico e fornire quel supporto iniziale, per iniziare a superare le violenze subite. Un ambiente dedicato favorisce questo processo, oltre a dare, in tempi probabilmente più rapidi, impulso alle indagini.

Inoltre il Comandante Provinciale ha precisato il fondamentale ruolo delle Stazioni Carabinieri (soprattutto dei Comandanti di Stazione), in particolare le più periferiche, distribuite su tutto il territorio provinciale che oltre ad essere presidio di legalità ed elemento di collante tra le altre Istituzioni e la Collettività, grazie ad una professionalità sempre più solida ed in aggiornamento, sanno ascoltare ed intercettare le problematiche della gente e fornire rassicurazione. Infatti l’Arma ha già posto in campo da tempo la sua grande esperienza; emblematica è la presenza ormai ultradecennale, della Sezione Atti persecutori creata nell’ambito del Ra.C.I.S. che elabora una dettagliata analisi del fenomeno, e crea programmi di formazione del personale quale la fondamentale creazione del “prontuario operativo” che guida l’intervento dei militari nonché i successivi adempimenti investigativi in stretta collaborazione con l’Autorità Giudiziaria. Il Palazzo sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Oristano è stato illuminato di arancione, simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere.

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