Press "Enter" to skip to content

Nasce la nuova Governance degli ambiti della Protezione civile: firmato oggi a Cagliari il protocollo d’intesa.

Cagliari, 25 Nov 2025 - La Sardegna, prima regione in Italia, si dota di una governance degli Ambiti territoriali di Protezione civile (ATPC). Oggi, a Cagliari, è stato firmato il Protocollo d’intesa tra la Regione (rappresentata dall’assessora dell’Ambiente, Rosanna Laconi, e dal direttore generale della Protezione civile, Mauro Merella) le Prefetture di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano e Anci Sardegna, presieduta da Daniela Falconi. La sottoscrizione è avvenuta alla presenza della presidente Alessandra Todde e del Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabio Ciciliano. La giornata è stata organizzata dalla Regione, dai Dipartimenti della protezione civile regionale e nazionale, dalle prefetture di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano e dall’Anci Sardegna.

“I territori tornano protagonisti”, ha dichiarato la presidente Todde a margine della firma. “Siamo la prima regione d'Italia a fare questo tipo di percorso - ha evidenziato - da luglio, quando abbiamo condiviso la prima bozza con il prefetto di Cagliari, in pochi mesi abbiamo raggiunto il risultato odierno. Per questo devo ringraziare l'Anci, i sindaci, la Protezione civile regionale e quella nazionale, i volontari, tutte le associazioni e tutti quelli che permettono di fare in modo che, quando c'è un'emergenza il nostro territorio venga presidiato. Oggi abbiamo un percorso che prevede responsabilità, processi chiari e soprattutto un'azione condivisa con i territori”.

Il documento approvato prevede l'istituzione di 48 ambiti territoriali (14 ricadenti nella Provincia di Cagliari, 14 in quella di Nuoro, 11 in quella di Sassari e 9 in quella di Oristano), che non includono i Comuni di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari, in cui hanno sede le Prefetture e i servizi territoriali della Direzione Generale di Protezione civile. La nuova articolazione territoriale del Sistema regionale aggrega i Comuni che condividono caratteristiche geografiche, demografiche e di rischio, favorendo così la pianificazione congiunta, l’uso coordinato delle risorse e la gestione integrata delle emergenze. L’accordo sottoscritto definisce ruoli, responsabilità e modalità di coordinamento tra le istituzioni coinvolte ai diversi livelli del sistema di protezione civile. “Il lavoro fatto dalla Regione Sardegna è importantissimo. Per questo ho chiesto alla presidente Todde di incontrare le altre regioni per condividere il metodo di lavoro, l’organizzazione e i risultati raggiunti”, ha spiegato Fabio Ciciliano, Capo Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“È un momento che definisco storico perché inaugura un metodo di condivisione”, ha affermato l’assessora Laconi. “Grazie alla condivisione tra i vari soggetti coinvolti, ma soprattutto con gli Enti locali, abbiamo definito insieme come sarà la protezione civile del domani. L'obiettivo che ci poniamo con la creazione degli ambiti territoriali è quello di portare la protezione civile a fianco dei sindaci, creando la protezione civile di prossimità. Facciamo in modo che si riduca il più possibile quel periodo di latenza che interviene tra l'evento, l'emergenza, l'arrivo dei soccorsi e la gestione. E questo lo si può fare soltanto se si creano i presidi territoriali”. Di momento storico ha parlato anche il direttore generale della Protezione civile regionale, Mauro Merella, “perché sancisce l'alleanza tra i Comuni, la Regione, le Prefetture, quindi le forze statali, per affrontare le emergenze. Un grande lavoro che dobbiamo fare in tempo di pace, perché è lì che dobbiamo lavorare a livello di pianificazione, di conoscenza reciproca, di ottimizzazione delle risorse che ci sono sul territorio, per poter affrontare le emergenze nella maniera più efficace possibile”.

Il Protocollo è stato poi illustrato ai sindaci dell’isola durante l’assemblea regionale dell’Anci che si è svolta a seguire e a cui hanno partecipato anche l’assessore degli Enti Locali, Francesco Spanedda, e l’assessore dei Lavori pubblici, Antonio Piu.

“Credo che questa divisione di responsabilità e competenze nei territori sia essenziale – ha detto Spanedda -, permette una maggiore partecipazione, una migliore articolazione delle funzioni e, allo stesso tempo, rende più coerente l’azione complessiva della Regione. Poiché questo sistema deve dispiegarsi concretamente nei territori, come Assessorato possiamo collaborare con la Protezione civile nella messa a disposizione degli spazi e nel costruire relazioni con le comunità”.

“È una revisione innovativa - ha affermato Piu - che finalmente dà gambe a protocolli che finora non riuscivamo ad attuare. Voglio ringraziare in particolare i sindaci. In questi 18 mesi abbiamo trovato una collaborazione che è andata anche oltre le competenze che formalmente spettano ai Comuni. Lavorare nella stessa direzione è fondamentale, perché significa dare risposte ai nostri concittadini e a tutte le persone che in estate arrivano a visitare la Sardegna”. Red

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »
More from POLITICAMore posts in POLITICA »

Comments are closed.