Ginevra (Svizzera), 24 Nov 2025 – Una dichiarazione congiunta Usa-Ucraina, diffusa dopo i colloqui di Ginevra guidati dal segretario di Stato Rubio, conferma che "a seguito delle discussioni, le parti hanno redatto un quadro di pace aggiornato e perfezionato". L'incontro mirava a rivedere entro il 27 novembre il piano Trump in 28 punti, che imponeva a Kiev dure condizioni territoriali e la rinuncia alla Nato; la nuova bozza suggerisce che le modifiche richieste siano state apportate.
Ieri a Ginevra i negoziatori hanno avuto "una giornata molto positiva" e c'è stato "un enorme passo avanti" nei negoziati per mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto il segretario di stato americano, Marco Rubio, parlando per la seconda volta di fronte alla stampa.
Nelle ultime 96 ore e oltre, ha spiegato, c'è stato un intenso confronto con l'Ucraina. C'era un solo obiettivo oggi, ha sottolineato Rubio: prendere i punti del piano - che erano 26 o 28, a seconda della versione - e cercare di ridurre quelli ancora "aperti". Il segretario di stato americano ha indicato che le parti hanno raggiunto questo risultato "in modo sostanziale", ma ha aggiunto che qualsiasi accordo finale dovrà essere approvato dai presidenti. Ha anche ammesso che restano ancora un paio di questioni su cui occorre continuare a lavorare.
Il documento afferma: "I colloqui sono stati costruttivi, mirati e rispettosi, sottolineando l'impegno condiviso per il raggiungimento di una pace giusta e duratura". Aggiunge inoltre che "le discussioni hanno mostrato progressi significativi verso l'allineamento delle posizioni e l'identificazione di chiari passi successivi. Hanno ribadito che qualsiasi accordo futuro deve rispettare pienamente la sovranità dell'Ucraina e garantire una pace sostenibile e giusta".
Mentre le parti lavoreranno ancora "nei prossimi giorni", la Casa Bianca ha rinnovato l'impegno a "garantire che la sovranità, la sicurezza e la futura prosperità dell'Ucraina rimangano centrali nel processo diplomatico in corso".
I delegati a Ginevra continueranno a lavorare lunedì su un piano di pace per mettere fine al conflitto in Ucraina. Lo ha annunciato il segretario di stato americano, Marco Rubio, durante una conferenza stampa con i giornalisti presenti nella città svizzera.
Il processo per negoziare quel piano va avanti da tre settimane, ma si è notevolmente accelerato nelle ultime 96 ore, ha aggiunto il capo della diplomazia di Washington, che ha chiarito di non aver visto alcuna controproposta europea rispetto a quella discussa negli ultimi giorni. Una precisazione che arriva dopo che diversi media hanno riportato di aver visionato un piano alternativo da parte degli alleati europei.
Secondo il resoconto della Casa Bianca sui colloqui di Ginevra, "i rappresentanti ucraini hanno dichiarato che, sulla base delle revisioni e dei chiarimenti presentati oggi, ritengono che l'attuale bozza rifletta i loro interessi nazionali e fornisca meccanismi credibili e applicabili per salvaguardare la sicurezza dell'Ucraina sia nel breve che nel lungo termine".
La nota prosegue riportando che gli inviati di Kiev "hanno sottolineato che l'architettura rafforzata delle garanzie di sicurezza, insieme agli impegni sulla non aggressione, la stabilità energetica e la ricostruzione, risponde in modo significativo ai loro principali requisiti strategici".
Adesione alla Nato e difese illimitate per Kiev. Sono due tra i più importanti punti all’interno del contro-piano europeo elaborato per rispondere alla proposta Usa di risoluzione della crisi ucraina, considerata troppo favorevole a Mosca, perché prevede la cessione di vaste aree di territorio alla Russia, la riduzione dell’esercito ucraino e impedisce alle truppe della Nato di accedere al suolo ucraino.
La bozza di questo 'contro-piano' in 24 punti, è stato pubblicato sul sito del Daily Telegraph. Tra le principali differenze, nel piano europeo c’è la richiesta di “nessuna restrizione” alle dimensioni delle forze armate ucraine. A differenza del piano Trump, il piano europeo non impedisce all’Ucraina di aderire alla Nato e la decisione finale è soggetta al “consenso all’interno dell’alleanza”. Il piano europeo afferma inoltre che Kiev “non sarebbe costretta a essere neutrale” e sarebbe libera di invitare “forze amiche” a operare sul suo territorio. In teoria, queste forze potrebbero essere truppe britanniche nell’ambito della “coalizione dei volenterosi”, elaborata da Sir Keir Starmer e dal presidente francese Emmanuel Macron all’inizio di quest’anno. Le proposte europee prevedono un cessate il fuoco immediato e incondizionato, congelando di fatto le attuali linee del fronte. Il cessate il fuoco sarebbe monitorato da Stati Uniti ed Europa. Il piano europeo aggiunge che l’Ucraina riceverebbe “garanzie di sicurezza solide e giuridicamente vincolanti, anche dagli Stati Uniti, per prevenire future aggressioni” da parte della Russia. Nel piano russo-americano non si fa alcun accenno a un cessate il fuoco, ma si chiede invece un immediato scambio di territori che negherebbe all’Ucraina la sua cintura di città fortificate ricche di minerali, vicine alle linee del fronte nella regione orientale del Donbass. Il piano europeo prevede poi un allentamento “graduale” delle sanzioni contro la Russia, ma solo se quest’ultima rispetta il quadro di un piano di pace. In caso di violazione del cessate il fuoco, le sanzioni “ritornerebbero” automaticamente in vigore. Il piano di Trump è molto più conciliante nei confronti di Mosca, prevedendo la revoca delle sanzioni contro la Russia e accordi commerciali a lungo termine tra Stati Uniti e Russia in settori come l’estrazione mineraria e l’intelligenza artificiale. Menziona persino il rientro del Paese nel G7.
Parlando a Ginevra Andriy Yermak ha fatto eco al segretario di Stato americano Marco Rubio, affermando che l'incontro di oggi è stato "molto produttivo". "Abbiamo fatto ottimi progressi e stiamo procedendo verso una pace giusta e duratura. Il popolo ucraino merita e desidera questa pace più di ogni altra cosa". Lo riporta nel live blog Sky News. Yermak ha sottolineato di aver ringraziato anche i "nostri grandi amici", gli Stati Uniti e Trump. Ma come il diplomatico statunitense, ha affermat che il lavoro continuerà e aggiunge che l'Ucraina "coinvolgerà anche i nostri amici europei".












Comments are closed.