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Cop30 approva all’unanimità il Global mutirao, senza roadmap per i combustibili fossili. Nell’accordo finale l’impegno a triplicare fondi al 2035.

Brasile, 23 Nov 2025 - La plenaria della conferenza climatica Cop30 di Belem ha approvato all'unanimità il Global mutirao, l'accordo politico che richiama alla tradizione locale dello sforzo comune per un obiettivo. Dopo due settimane di trattative e un giorno e una notte di lavoro sulle ultime bozze, i circa 200 Paesi presenti hanno trovato un'intesa. Tra questi non ci sono gli Stati Uniti che non hanno partecipato al summit. Non c'è nel testo il riferimento esplicito alle fonti fossili come il petrolio ma arrivano nuovi spazi di confronto sul taglio delle emissioni. Viene inoltre proposto di triplicare i fondi per l'adattamento entro il 2035.

"Creerò due road map una per fermare e invertire la deforestazione e un'altra per la transizione in modo equo e ordinato. Saranno guidate dalla scienza e saranno inclusive, nello spirito del mutirao". Lo afferma il presidente della Cop30, André Correa do Lago alla plenaria, che cita come sulle fonti fossile i lavori beneficeranno della conferenza che si terrà ad aprile in Colombia. L'annuncio è stato accompagnato da un lungo applauso dei delegati. "Sappiamo che qualcuno di voi aveva ambizioni più grandi, io so che la società civile chiederà di fare di più per combattere il cambiamento climatico. Io voglio riaffermare che proverò a non deludervi durante durante la presidenza", dichiara il presidente della Cop.

La presidenza brasiliana del vertice Onu sul clima (Cop30) ha presentato un nuovo testo che omette qualsiasi riferimento a una "roadmap" per la transizione dai combustibili fossili, una delle questioni più controverse degli ultimi giorni. Il documento, che sarà sottoposto a votazione in sessione plenaria, è in linea con la bozza di giovedì ed è stato pubblicato dopo una giornata di intensi negoziati protrattasi fino alle prime ore del mattino, con critiche da parte di oltre trenta paesi e pressioni da parte degli stati produttori di petrolio affinchè mantenessero l'omissione.

"Non nascondiamo che avremmo preferito qualcosa di più, e più ambizione su tutto". Lo ha dichiarato il commissario europeo al clima Wopke Hoesktra al termine del coordinamento con gli stati membri annunciando ai giornalisti che l'Ue sosterrà l'adozione del testo elaborato dalla presidenza brasiliana della conferenza climatica Cop30.

Il presidente brasiliano Lula afferma che "la scienza ha prevalso, il multilateralismo ha vinto" alla COP30 in Brasile al vertice dei leader del G20 a Johannesburg. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha salutato con favore l'accordo raggiunto ai negoziati dell'Onu sul clima a Belém. "Nell'anno in cui il pianeta ha superato per la prima volta, e forse in modo permanente, il limite di 1,5 gradi sopra i livelli preindustriali, la comunità internazionale si è trovata di fronte a una scelta: continuare o rinunciare. Abbiamo scelto la prima opzione", ha dichiarato in Sudafrica dopo il raggiungimento della bozza della COP30.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accolto con favore un accordo per condividere la  responsabilità con l'Australia per l'organizzazione della prossima conferenza Onu sul clima, la Cop31, che si terrà ad Antalya, nel sud della Turchia, con Canberra che supervisionerà i negoziati formali in  qualità di vicepresidente della Cop secondo un insolito compromesso tra i due Paesi. "Pianifichiamo di ospitare la 31esima Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in Turchia il prossimo novembre", ha detto ai leader riuniti per il vertice G20 a Johannesburg. 

Ankara e Canberra hanno finalizzato l'accordo a seguito di una lunga situazione di stallo sull'evento. "Credo che il consenso che abbiamo stabilito insieme all'Australia sia di grande importanza", ha detto Erdogan. Entrambi i Paesi volevano ospitare la Cop31 e nessuno dei due voleva fare marcia indietro: l'Australia godeva di un sostegno maggiore rispetto alla Turchia, ma la situazione di stallo ha impedito la scelta di un ospite per consenso come richiesto dalle regole delle Nazioni Unite. La "pre-Cop", una serie di consultazioni tecniche che di solito avvengono circa un mese prima del vertice principale, si  svolgerà in una nazione insulare del Pacifico, gesto simbolico che  richiama l'intenzione originale dell'Australia di co-ospitare la Cop31 con i suoi vicini.

Cresce il sostegno alla Cop30 allaDichiarazione di Belem promossa dal governo colombiano che annuncia la prima conferenza internazionale sull'uscita dalle fossili che si terrà in aprile in Colombia. I sostenitori sono circa 40 tra cui i principali Paesi europei (tranne l'Italia), il Regno Unito e anche Paesi produttori come il Messico. 

"Noi sottoscritti, riuniti alla COP30 a Belém do Pará, ribadiamo la nostra comune determinazione a lavorare collettivamente per una transizione giusta, ordinata ed equa dall'uso dei combustibili fossili, in linea con percorsi coerenti con l'obiettivo di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi", si legge nel testo. Secondo il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc), "i combustibili fossili sono i principali responsabili delle emissioni globali di gas serra" e le emissioni di CO2 previste derivanti dalla produzione, dalla concessione di licenze e dai sussidi ai combustibili fossili sono incompatibili con l'obiettivo di limitare l'aumento della temperatura a 1,5gradi".

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