Cagliari, 18 Nov 2025 - La Seconda commissione, presieduta da Camilla Soru (Pd), ha espresso all’unanimità parere favorevole con osservazioni, alle linee guida per la programmazione delle rete scolastica e dell’offerta formativa 2026-2027, approvate dalla Giunta regionale lo scorso 16 ottobre, con la deliberazione n. 53/9.
Prima della votazione, il parlamentino dell’Istruzione ha ascoltato il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, che ha ricordato sinteticamente i più recenti interventi del legislatore statale sulle procedure del dimensionamento della rete scolastica ed ha quindi evidenziato che entro il 30 novembre 2025, la Regione sarda dovrà proporre al ministero un programma che riduce le attuali 232 autonomie scolastiche a 223. In sostanza sono necessari 9 accorpamenti nell’intero territorio regionale.
I rappresentanti delle province e delle città metropolitane, intervenuti nel corso dei lavori in commissione, hanno manifestato la volontà di non proporre, dai tavoli territoriali alla Regione, eventuali accorpamenti o ridimensionamenti. Sul punto sono stati chiari la città metropolitana di Cagliari (Maria Barbara Pusceddu), la provincia Gallura (Giorgio Sanna) e la provincia di Nuoro (Lisetta Bidoni e Roberto Cadeddu), mentre più cauto si è mostrato il presidente della provincia di Oristano, Paolo Pireddu.
A giudizio degli amministratori locali, nei rispettivi territori, nel corso degli ultimi anni, sono stati accorpati e cancellati istituti e scuole, con un sensibile peggioramento della qualità dell’istruzione, come è dimostrato dal peggioramento degli indici di dispersione scolastica e mortalità scolastica che collocano la Sardegna in coda alle graduatorie italiane ed europee. Le ulteriori sottolineature critiche hanno riguardato le note difficoltà legate ai collegamenti interni e al fenomeno dello spopolamento che continua a indebolire il tessuto economico, sociale e culturale delle aree più fragili dell’Isola.
La presidente della commissione, Camilla Soru, mostrando condivisione per le posizioni espresse dai rappresentanti degli Enti Locali ha auspicato una presa di posizione comune sul tema ed ha ricordato come sia all’attenzione della commissione l’elaborazione di un modello di scuola sarda, da realizzarsi con l’attesa legge regionale sulla scuola.








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